ALBA Grazie alla presenza e agli ottimi risultati ottenuti sui mercati internazionali, l’economia italiana negli ultimi anni ha mostrato un’evoluzione migliore rispetto alla crescita media dell’area dell’euro. Gran parte della responsabilità è nelle mani delle piccole e medie imprese, particolarmente attive nell’export. Tra loro ci sono le Imprese vincenti di Intesa Sanpaolo selezionate dall’istituto bancario in tutta Italia come esempio dell’eccellenza Made in Italy. Sono dieci le aziende presenti tra il Piemonte Sud e la Liguria a essere state selezionate tra oltre 4mila candidature provenienti da tutta la Penisola.
Con 32 miliardi e mezzo di euro nel 2023 le Pmi hanno intercettato il 5,2% delle esportazioni italiane, di cui 22 milioni arrivano dalla nostra regione, dove i primi settori per vendite all’estero sono l’agroalimentare, la meccanica, l’automotive, la chimica, la gomma e plastica e l’oreficeria. Nel complesso le esportazioni tra il 2016 e il 2023 sono aumentate del 51,5%.
La provincia Granda ancora una volta non si è fatta trovare impreparata. Tra le imprese vincenti del 2024 ci sono la Tcn vehicles division di Alba ed Eurostampa, l’industria grafica di Bene Vagienna.

Entrata nel 2001 a far parte di un gruppo più ampio nato nel 1990, la Tcn Vehicles division di corso Asti, con circa 190 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, raddoppiato negli ultimi tre anni, si occupa di lavorazioni meccaniche e dell’assemblaggio di componenti in alluminio ad alta tecnologia per applicazioni automobilistiche e motociclistiche, elementi strutturali dove è richiesta tecnologia e meccanica a elevata resistenza. L’innovazione e lo sviluppo dal punto di vista commerciale che ha caratterizzato l’azienda sono valsi l’importante riconoscimento.
«Aver ricevuto un premio che tiene conto di innovazione, sviluppo tecnologico e sostenibilità ci fa riflettere. Sappiamo che solo l’investimento continuo permette alle aziende di crescere», spiega l’amministratore delegato Andrea Zanini. «Se ci hanno selezionati vuol dire che stiamo andando nella giusta direzione».
Coraggio, spirito imprenditoriale, fiducia nei propri collaboratori e perseveranza sono le linee guida che hanno ispirato i fondatori che mantenendosi ancorati al territorio sono stati capaci di guardare verso i mercato esteri.
Non secondaria l’attenzione alla sostenibilità, criterio centrale nella valutazione di Intesa. L’attenzione all’ambiente si unisce alla cura per il capitale umano: i dipendenti. Nell’azienda si punta all’inclusione sociale e la progressiva automazione dei sistemi di produzione permette di alleggerire i lavoratori delle mansioni più gravose. «Ci impegniamo per creare un ambiente gratificante, attento alla crescita professionale e alla sicurezza», mentre all’esterno «soddisfiamo i clienti e siamo attraenti per gli investitori».
Il segreto della Tcn Vehicles division per Zanini, è senza dubbio la flessibilità e l’adattabilità dimostrata soprattutto nei periodi di maggiore criticità, come durante l’instabilità portata dalle guerre o dall’emergenza sanitaria per il Covid-19.
Non meno internazionale Eurostampa di Bene Vagienna guidata da Gianfranco Cillario, figlio del fondatore Luciano. Specializzati fin dal 1966 nella realizzazione di etichette, l’azienda oggi conta sei stabilimenti in tutto il mondo (Stati Uniti, Messico, Scozia e Francia) a cui presto si aggiungerà il numero sette in India. «Il cuore pulsante è rimasto in Italia nel Cuneese. Abbiamo dovuto dislocare la produzione per servire al meglio i clienti. Nei nostri stabilimenti abbiamo esportato il Made in Italy», spiega Cillario. «Ci avvaliamo della competenza degli studenti locali, li formiamo e poi proponiamo loro un’esperienza nelle nostre filiali all’estero», spiega Cillario. Il legame con il territorio si declina nell’attenzione verso l’ambiente, dal 2014 Eurostampa acquista solo energia pulita: nel 2021 è stato redatto il primo report di sostenibilità. «Per condividere l’attenzione con i nostri dipendenti nei pressi dello stabilimento abbiamo creato un bosco. Per ogni figlio dei nostri addetti piantiamo un’albero. È un modo per responsabilizzarli e renderli partecipi».
Elisa Rossanino
