ESCURSIONI La sezione albese del Cai ha organizzato per sabato scorso una camminata sui luoghi di fratel Luigi Bordino (1922-1977). Quest’anno l’iniziativa è giunta alla decima edizione, grazie alla collaborazione del Comune di Castellinaldo, la sezione albese del Cai, l’associazione Castrum Aynaldi, l’accoglienza e la Protezione civile dei paesi attraversati dal percorso, e avvalendosi di Alpini, che hanno supportato i pellegrini con abbondanza di bevande fresche e opportuna alimentazione.
Una sessantina sono stati i partecipanti all’escursione, provenienti da diversi paesi dell’Albese, compresi tra gli 86 (Teresio Ferrero) e i 19 anni (Giulia Marchisio). Salutati davanti alla statua del beato, posta sulla facciata del santuario antico della Madonna dei Fiori, dal nuovo sindaco di Castellinaldo, Enrico Marsaglia, e dal riconfermato sindaco di Bra, Gianni Fogliato, dopo una gustosa colazione offerta dagli Alpini di Bra, gli escursionisti sono partiti poco dopo le 8 per poi raggiungere Castellinaldo intorno alle 17.30.
Graditissima a Sommariva Perno, durante la pausa pranzo, è stata la visita di Giovanni Molino, sindaco di Castellinaldo fino al maggio scorso, e promotore della camminata “Sui passi del beato fratel Luigi”. A lui è stata manifestata la sentita riconoscenza di tutti, anche durante il percorso.
Il clima spirituale, tipico della camminata, è stato proposto fin dall’inizio da padre Domenico Marsaglia, dei frati domenicani e, durante il percorso, da riflessioni offerte da Roberto Colico, devoto e diligente conoscitore della vita del beato.
L’appuntamento successivo sarà domenica 7 luglio. La meta sarà il monte Zerbion, in Valle d’Aosta, con partenza in pullman dal piazzale del cimitero di Alba alle 6. La camminata durerà cinque ore, con un dislivello di 800 metri.
Foto Marcato
Fotoservizio Marcato
Il veterano Teresio Ferrero. Foto Marcato
Agli iscritti della sezione albese del Cai, guidata da Bruno Bonino, nei mesi scorsi è stata offerta la possibilità di frequentare un corso di escursionismo, conclusosi con una cena all’osteria Montebellina e con la consegna degli attestati ai trenta partecipanti.
