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Ventenne a processo: accusato di maltrattare l’ex compagna

I fatti sarebbero avvenuti sia all'interno che all'esterno della loro abitazione in Langa. La vittima, anche lei ventenne, è difesa dall'avvocata albese Silvia Calzolaro

Condannato a sei e mezzo per violenza, lesioni e maltrattamen

ALBA Negli stessi giorni in cui a Beinette (Cuneo) si consumava l’ennesimo femminicidio, nelle aule del Tribunale astigiano si tornava a discutere di un caso di maltrattamento in cui la vittima è una giovane donna.

Testate, schiaffi, pugni, calci, insulti e minacce nei confronti della ex sono costate a un giovane classe 2004 l’ingresso nelle aule giudiziarie astigiane. Il rinvio a giudizio era stato richiesto dalla pubblica ministera Sara Paterno ad aprile e accettato dalla giudice per le indagini preliminari Claudia Beconi e nei giorni scorsi, difeso dall’avvocato Luca Schera del foro di Torino, è tornato alla sbarra.

Presente in aula oltre all’imputato anche la parte offesa, una giovane classe 2003, difesa dall’avvocata Silvia Calzolaro.

Secondo l’accusa il giovane avrebbe ripetutamente messo in atto comportamenti violenti nei confronti della giovane compagna con la quale conviveva da un po’ di tempo in un alloggio in Langa.

I fatti sarebbero avvenuti nella loro abitazione in Langa e all’esterno

Alle aggressioni fisiche si aggiungevano le offese verbali che culminavo in frequenti minacce di morte e pesanti offese. Il ragazzo avrebbe in più occasioni preteso di sapere gli spostamenti della giovane sulla quale esercitava un controllo continuo, pure sulle comunicazioni, cercando di isolarla dalle amicizie esterne e minacciando ulteriori violenze se avesse parlato con amici e parenti per riferire quanto era costretta a subire.

Gli episodi di violenza erano consumati spesso all’interno delle mura domestiche, ma non sarebbero mancati nemmeno quelli esterni durante le vacanze, a casa di conoscenti o in altri soggiorni al di fuori dall’abitazione che i due condividevano. In altre occasioni il giovane avrebbe colpito la ragazza violentemente scagliandole addosso, e colpendola, degli oggetti. In una di queste occasioni le avrebbe causato un doppio trauma giudicato guaribile in sette giorni.

Durante il procedimento l’imputato, ora sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento e comunicazione con la parte offesa, ha chiesto di poter fare un’offerta risarcitoria, per questo è stato rinviato al prossimo 11 ottobre.

Il giudice e la parte offesa avranno modo di valutare l’offerta e decidere se accettare o procedere nell’esame di una delle tante storie di maltrattamenti domestici dove i protagonisti sono sempre più giovani.

 Elisa Rossanino

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