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I dodici mesi di Iman con il servizio civile universale

I progetti hanno una durata di 12 mesi e richiedono un impegno di 25 ore settimanali, inoltre, l'attuale importo dell’assegno mensile è pari a 507,30 euro

C'è ancora tempo per il servizio civile: i dodici mesi di Iman

LA STORIA Tra il senso di impotenza e di sconforto che spesso accomuna le storie delle nuove generazioni ci sono racconti differenti che possono diventare di esempio.

«Avevo in ballo già altri impegni nel volontariato, il lavoro e gli esami, ma necessitavo di cambiamenti, e questa opportunità mi sembrava la soluzione migliore», racconta Iman Babakhali, una ragazza che lo scorso anno, in un momento in cui intraprendere scelte importanti sembrava complesso, ha deciso di aderire al servizio civile universale.

Prosegue Iman: «Eredità dell’obiezione di coscienza, il servizio civile negli anni si è evoluto per garantire ai ragazzi e alle ragazze che decidono di intraprendere questo percorso un’esperienza arricchente e al contempo sicura, dove non mancano gli spazi di confronto con figure interne ed esterne agli enti con cui ci si interfaccia».

Nemmeno l’aspetto economico è da sottovalutare, «avere una seppur modesta entrata mensile», che oltre a riconoscere il proprio impegno può aiutare a coprire le spese di tutti i giorni, «è sicuramente un incentivo per chi ha voglia di mettersi in gioco ed è curioso».

Le opportunità sono tante e ciascuno può trovare l’ambito che meglio lo rappresenta. Spiega Iman: «Davanti alla lista di progetti resi disponibili lo scorso anno, ho scelto di cimentarmi in un settore che per me era completamente sconosciuto: il mondo della disabilità in età adulta. L’offerta era varia e avrei potuto scegliere tra mille proposte, ma quando mi sarebbe ricapitata una possibilità del genere? Avevo voglia di sperimentare e l’offerta della cooperativa sociale progetto Emmaus nelle zone di Alba e Bra mi sembrava quella in grado di rispondere al meglio a questo mio desiderio».

Così Iman ha iniziato la sua avventura: «Mettere piede in un gruppo-appartamento, espressione di cui non conoscevo nemmeno il significato, mi ha permesso di immergermi in un mondo nuovo, dove ho avuto l’opportunità di conoscere molti professionisti, in un anno mi hanno fornito gli strumenti per leggere la realtà attraverso punti di vista differenti. Ho avuto il tempo di ambientarmi a piccoli passi e poi di diventare una risorsa coinvolta e partecipe. Questo piccolo angolo nel centro di Bra mi ha dato più di quanto potessi immaginare. Credevo di conoscere la complicata rete che lega il mondo del sociale, ma sbagliavo».

La ragazza conclude confidando di aver «rivalutato i miei piani per il futuro. A oltre un anno dall’inizio dell’esperienza non posso che dirmi entusiasta e soddisfatta della mia scelta. Ancora oggi le persone che mi hanno accompagnata in questi mesi rimangono dei punti di riferimento importanti, a cui so di poter confidare insicurezze e chiedere consigli, oltre che uno stimolo per migliorarmi costantemente. Per chi deciderà in futuro di provare un’esperienza simile non mancheranno le fatiche o le sfide, ma sono sicura che la sensibilità civica e umana di ciascuna ne potrà trarre giovamento. Il mio consiglio? Siate curiosi e fornitevi di un po’ di leggerezza».

La data di scadenza per la presentazione delle domande da parte dei candidati è il 26 settembre (entro le 14). I progetti hanno una durata di 12 mesi e richiedono un impegno di 25 ore settimanali (o comunque un monte annuo totale di 1.145 ore articolato su cinque o sei giorni la settimana). Per aderire è necessario avere alcuni requisiti: aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno alla data di presentazione della domanda.

Ciascun operatore volontario selezionato sarà chiamato a sottoscrivere un contratto che stabilisce, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio attualmente pari a 507,30 euro, suscettibile di essere incrementato.

 Valerio Re

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