
ALBA La radio conferma ancora una volta il suo straordinario potere di coinvolgere le persone, di creare legami, di appassionare per la sua capacità di trasportare voci in giro per il mondo, di ridurre anche le distanze più grandi.
In questo caso, ma solo per dare un conteso preciso a questo articolo, parliamo della radio così come viene intesa dai radioamatori, quei personaggi che parlano una loro lingua fatta di sigle, numeri, abbreviazioni e passano le notti a inseguire collegamenti il più distante possibile. Venerdì 20 settembre la sezione Ari di Alba, intitolata a Ugo Preti, ha accolto un gruppo di ospiti dell’istituto Ferrero che avevano espresso il desiderio di vedere da vicino le attrezzature e conoscere meglio come si svolge l’attività radiantistica.

«Come tante cose al mondo – spiega Alvaro Occelli, educatore presso il centro e appassionatissimo radioamatore – anche questa è iniziata per caso. Un collega, alle prese con un impegno, mi chiese se potevo seguire un gruppo di ospiti intrattenendoli durante la sua assenza. Decisi così di fare ascoltare loro le voci delle mie radio. È così nato un gruppo di appassionati e fedelissimi della radio. Il loro sogno sarebbe quello di costituire un gruppo attivo, ma le difficoltà – ovviamente – sono molte. Grazie all’Ari hanno potuto fare un’esperienza entusiasmante: hanno seguito con interesse le spiegazioni, hanno visto le attrezzature e discusso con radioamatori di lungo corso, esperti e appassionati. Per loro è stata una giornata indimenticabile».
All’incontro con il gruppo Ari Alba ha preso parte anche il sindaco Alberto Gatto che ha portato il saluto dell’Amministrazione e incoraggiato gli ospiti a portare avanti la loro passione per la radio.

«Ricordiamo ancora – ha sottolineato Alberto Gatto – il contributo fondamentale che i radioamatori di Alba misero a disposizione nel corso dei giorni tragici dell’alluvione. Solo grazie a loro Alba riuscì a restare collegata con la Prefettura, con Torino, Roma e i paesi del comprensorio. Ci incontreremo ancora per le iniziative del trentennale dell’alluvione del novembre 1994».
