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Riprende la linea ferroviaria Alba-Asti, il Comis chiede più convogli per i pendolari

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MOBILITÀ Per la ferrovia Alba-Asti sarà possibile festeggiare un anno di riapertura con la riattivazione del servizio dopo i lavori estivi, iniziati il 7 giugno. Secondo quanto detto da Trenitalia ed Rfi, i treni dovrebbero tornare a circolare nuovamente da lunedì 9 settembre.

Tra i principali interventi effettuati figurano la sostituzione dei binari nei tratti corrispondenti alle gallerie Ghersi e Raineri e la posa di nuove sbarre per i passaggi a livello in località Boffa e a Coazzolo. In teoria, le due città dovrebbero avvicinarsi: il tempo di percorrenza diminuirà da 44 a circa 40 minuti. Prima della chiusura del 2012 ne occorrevano 38.

A monitorare l’andamento dei lavori c’è il Comis (Coordinamento mobilità integrata e sostenibile): secondo il referente Fulvio Bellora «il cantiere procede spedito e non mi risulta possano esserci ritardi. Il cumulo di pietre depositate nei pressi di Alba e destinato alla massicciata sta lentamente diminuendo».

Il treno Alba-Asti sarà sospeso in estate per lavori sulla linea
Fulvio Bellora del Comis (Coordinamento mobilità integrata e sostenibile)

Accanto alle buone notizie, Bellora auspica che il servizio possa essere incrementato: «Le sei coppie di treni che hanno circolato dal lunedì al venerdì sono insufficienti. Da subito abbiamo chiesto alcune corse aggiuntive, soprattutto durante gli orari di punta. Il convoglio è usato da circa 1.800 passeggeri al giorno».

Durante l’estate «le navette sostitutive sono state usate poco perché i pendolari, con gli arrivi e le partenze programmati per il terzo minuto di ogni ora, arrivavano o troppo presto o in ritardo sul luogo di lavoro o di studio. Sarebbe bastato anticipare il passaggio di una decina di minuti, ma nulla è stato fatto».

Considerando la valenza turistica del territorio attraversato «è più che mai necessario estendere il servizio al sabato e alla domenica. Come primo passo si potrebbe riaprire la linea almeno due giorni prima e mantenere il servizio per tutti gli appuntamenti del settembre astigiano.

L’uso dei mezzi privati incide in maniera significativa sul traffico e, visto che le infrastrutture esistono, sarebbe saggio sfruttarle. Le Amministrazioni comunali dovrebbero farsi portavoce dell’istanza in Regione: fino alla sospensione del 2010, nel fine settimana il servizio era usato da seicento persone al giorno».

Davide Barile

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