Ultime notizie

Scuole / San Rocco a Montà è senza scuola: il plesso non è più sicuro

L'edificio di frazione San Rocco è datato, con problemi ai soffitti e infiltrazioni. Non essendo più sicuro, bambini e personale sono stati spostati nel capoluogo

Scuole / San Rocco a Montà è senza scuola: il plesso non è più sicuro 1

MONTÀ La ripresa delle lezioni a Montà sarà caratterizzata da una grossa novità: le elementari di San Rocco non riapriranno.

Anche se al momento mancano ancora alcuni passaggi burocratici tra Comune e Provincia per completare l’iter, gli alunni (che avrebbero dovuto essere divisi in due pluriclassi), i tre insegnanti (di cui uno part-time) e la collaboratrice scolastica saranno spostati alla scuola primaria del capoluogo.

Un edificio datato e non più sicuro

Il neoeletto sindaco Gianluca Costa spiega le ragioni di questo storico cambiamento. «L’edificio che ospita la primaria di San Rocco ha più di cento anni e, purtroppo, il suo stato di conservazione non è buono. Già nel 2021 l’ingegner Massimo Reggio, a seguito di una perizia richiesta dalla precedente Amministrazione, aveva sottolineato il cattivo stato di solai e controsoffitti e aveva tolto l’agibilità a diversi locali che, quindi, non avrebbero potuto essere più utilizzati. Da allora non sono stati fatti lavori di sistemazione e quindi abbiamo deciso di chiedere un nuovo controllo».

Scuole / San Rocco a Montà è senza scuola: il plesso non è più sicuro
Il sopralluogo coordinato dall’ingegner Massimo Reggio.

Prosegue Costa: «L’incarico è andato allo stesso professionista, che ha constatato un peggioramento della situazione, comunicando che l’edificio non è più idoneo a ospitare una scuola, non avendo i requisiti minimi di sicurezza e salubrità. Oltre ai problemi strutturali ci sono anche diverse infiltrazioni».

Il sindaco aggiunge: «Nell’interesse delle famiglie e del personale, abbiamo avviato ad agosto una serie di incontri con gli interessati spiegando la situazione e l’impossibilità di mantenere aperto il plesso e tutti hanno convenuto sull’opportunità di sospendere l’attività nel- l’edificio».

Le prospettive future 

Conclude Costa: «La priorità rimane la sicurezza dei bambini e la loro incolumità. Ho eseguito personalmente un sopralluogo con gli assessori Casetta e Nizza e l’ufficio tecnico e abbiamo effettivamente constatato la situazione e l’insalubrità dei locali. L’impegno da parte nostra sarà di trovare le risorse per riportare in sicurezza l’edificio per far si che possa tornare a essere utilizzabile per la comunità».

Teoricamente, non si tratta di una chiusura definitiva e l’utilizzo della struttura è soltanto sospeso in attesa di lavori di sistemazione, ma di fatto il problema non sarà di facile soluzione, perché già nel 2021 le stime dei costi necessari a rimettere a norma la struttura si aggiravano sui 400mila euro.

A oggi le cifre sono state aggiornate e la somma ipotetica è salita a 800mila euro. L’Amministrazione ha comunque assicurato che l’edificio non verrà abbandonato. Saranno monitorati bandi per reperire risorse e, in parallelo, valutati possibili riutilizzi del plesso, che potrebbe tornare a essere una scuola, nel caso di un’inversione del trend degli iscritti (in calo costante da anni), ma che potrebbe avere anche altre destinazioni d’uso, da micronido a social housing.

 Andrea Audisio

Banner Gazzetta d'Alba