
PREVENZIONE Anche quest’anno la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) dedica il mese di ottobre alla prevenzione dei tumori al seno con la campagna nazionale Nastro rosa per sottolineare l’importanza della prevenzione. Ad Alba le torri sono state illuminate di rosa domenica 4 e sulla cancellata all’ingresso del Municipio sono stati messi cinque palloncini dello stesso colore, grazie all’impegno dell’associazione Andos in collaborazione con la Regione, la Consulta femminile e Anci.
Per saperne di più su questa patologia ci siamo rivolti al senologo e medico chirurgo Gianpaolo Sacchetto, che presta la sua attività professionale anche all’interno della sede albese della Lilt.
Sacchetto, ci può parlare del tumore al seno?

«Il carcinoma della mammella è la neoplasia maligna più frequente nella donna (25per cento di tutti i cancri). Con circa 60mila nuovi casi nel 2022, si presenta come la più frequente nel genere femminile in tutte le fasce di età. Grazie, però, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza (1% ogni anno), al giorno d’oggi si muore meno che in passato, tanto che la mortalità ha fatto segnare un calo del 6,5% nel 2022 rispetto al 2015».
Quali sono i fattori che maggiormente favoriscono l’insorgenza di questa patologia così diffusa?
«Sono stati identificati molti fattori di rischio, alcuni modificabili, come gli stili di vita, altri invece no, come l’età (la maggior parte di tumori al seno colpisce donne ultracinquantenni) e fattori genetici e costituzionali. Tra gli stili di vita dannosi si possono citare una alimentazione ricca di grassi, obesità, assunzione di alcol, fumo di sigaretta, scarsa attività fisica. Rappresentano un fattore di rischio non avere gravidanze, scarso allattamento, una prima mestruazione precoce, una menopausa tardiva. Ricordiamo inoltre la familiarità, la razza, la terapia ormonale sostitutiva (Tos)».
Il tumore al seno è ereditario, oppure dipende da altre variabili?
«Solamente il 6-8 per cento dei tumori della mammella ha un’origine ereditaria, legato cioè alla presenza di mutazioni nel Dna, che interessano i geni Brca1 e 2. Alla luce di tali dati la prevenzione del tumore al seno diventa di primaria importanza; in quest’ottica bisogna collocare l’attività della delegazione di Alba della Lilt, che ogni anno invita la popolazione femminile a sottoporsi a una visita senologica presso la propria sede».

A quale età è consigliabile iniziare la prevenzione?
«Deve cominciare a partire dai vent’anni, attraverso l’autopalpazione e controlli annuali. Dopo i 30 è consigliata la visita senologica accompagnata dall’ecografia mammaria, anche in assenza di disturbi. Dopo i 40 è vivamente raccomandata la visita senologica con ecografia e ai 45 anni la mammografia (esiste la campagna di screening mammario Prevenzione serena), anche se molti la consigliano già prima. La prevenzione è fondamentale perché individuare un tumore ancora molto piccolo aumenta notevolmente la possibilità di curarlo in modo definitivo con la guarigione».
Lorenzo Germano
