Ultime notizie

Fratelli d’Italia suggerisce di attribuire la cittadinanza onoraria alle istituzioni militari che intervennero durante l’alluvione del 1994

1994-2024 / Le storie: «Abbiamo sofferto, ma abbiamo anche dimostrato uno spirito unico»
La zona tra il terminal degli autobus e la Ferrero. @Foto Buccolo

ALBA Nasce dal circolo cittadini di Fratelli d’Italia la proposta di attribuire la cittadinanza onoraria alle istituzioni militari e di pubblica sicurezza che intervennero nel corso dell’alluvione 1994 in soccorso della popolazione.

L’idea è contenuta in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Alba Alberto Gatto: ecco il testo.

«Ci rivolgiamo a lei, signor sindaco, con questa lettera aperta, poiché trent’anni fa, proprio in questi giorni, Alba veniva funestata dalla più terribile calamità degli ultimi tempi: l’alluvione che la colpì, devastandola, insieme al suo territorio e causando danni enormi e, soprattutto, molte vittime, tra le quali anche giovani e bambini.

Sta proseguendo, con il successo di sempre, l’annuale Fiera internazionale del Tartufo, col suo contorno di eventi e manifestazioni ma non possiamo e non vogliamo scordarci di quei giorni tremendi, che seguirono immediatamente la Fiera di quell’anno.

Vogliamo ricordare, allora, quanti, nella tragedia, accorsero in nostro aiuto.

Tra questi, le nostre Forze armate e di Polizia, i cui uomini e reparti, giunti tra i primi, si prodigarono generosamente e ed incessantemente, senza badare ad altro se non al soccorso della popolazione.

Tra loro, i tanti soldati di leva provenienti da ogni parte d’Italia, che portano ancora nel cuore quei giorni che furono di sciagura ma, al contempo, di grande e reciproca fratellanza.

Per questo motivo, certi d’interpretare l’unanime consenso, riteniamo doveroso che Alba, città medaglia d’oro al valor militare, renda testimonianza di gratitudine alle istituzioni militari e di pubblica sicurezza, conferendo la cittadinanza onoraria all’Esercito italiano, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di finanza, alla Polizia di Stato, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e al Corpo militare delle Croce rossa italiana.

Per incontrare ancora, trent’anni dopo, quei ragazzi che resero onore all’uniforme che orgogliosamente indossavano, tendendoci la mano nel momento più buio».

Banner Gazzetta d'Alba