
PROTEZIONE CIVILE Centottanta volontari provenienti dai quasi 50 gruppi del Centro operativo misto 2 della Protezione civile della zona di Alba, coordinati dai gruppi di Rodello e Diano, sabato 9 novembre hanno preso parte a un’esercitazione per ripulire dalla vegetazione gli alvei del rio Rodello e, in parte, del Cherasca. «Si parla molto di prevenzione del rischio idrogeologico, ma le azioni concrete sono poche», ha commentato Gianni Bonino, a capo della Protezione civile rodellese.
Il campo base è stato allestito nel piazzale Don Mario Destefanis a San Rocco Cherasca. La zona interessata dai lavori è per la maggior parte nel Comune di Rodello (via Rittano), nell’ultima parte (località Case Sottere) in quello di Diano e ad Alba a San Rocco Cherasca.
L’operazione è stata appoggiata dai sindaci di Rodello e Diano, Franco Aledda ed Ezio Cardinale, e dal primo cittadino di Alba Alberto Gatto, che l’ha inserita nel calendario delle iniziative per i 30 anni dall’alluvione (ne parliamo alle pagine 12-13).
Prosegue Bonino: «Il Rodello è stato ripulito dal ponte dei Ferreri fino alla confluenza nel torrente. Per quanto riguarda il Cherasca, il corso d’acqua è stato liberato dalla vegetazione dal ponte di strada Ghiglini, dove è installato un semaforo, fino al ponte della provinciale 32 che sale verso Rodello».
I volontari «divisi in 22 gruppi di lavoro hanno terminato le operazioni nel tardo pomeriggio. Nei giorni seguenti è stata portata via la legna accumulata. Le Protezioni civili di Rodello, Diano e La Morra hanno a disposizione, grazie alla fondazione Crc, una trincia forestale con pinza. Con noi, hanno prestato gratuitamente servizio con i propri escavatori quattro ditte della zona: su autorizzazione della Regione Piemonte, abbiamo dato loro la possibilità di dividersi e portarsi via la legna prodotta».
«Nelle prossime settimane, appena il meteo lo permetterà, proseguiremo la pulizia del Cherasca fino al ponte di via Abelloni a Ricca. La Regione ha già concesso l’autorizzazione idraulica. In quel tratto la vegetazione è poco fitta e ce la caveremo con meno persone. Oltre a chi opera con la motosega, in esercitazioni di questo tipo ci sono molti compiti da svolgere. Penso a chi, con la roncola, deve aprire il cammino da rovi e arbusti».
L’intenzione è «mantenere puliti i corsi d’acqua passando ogni 2 anni con la trincia forestale. Una sola persona, in pochi giorni, potrà fare tutto».
Alle operazioni ha assistito il presidente provinciale della Protezione civile, Roberto Gagna. Conclude Bonino: «Durante la cena del sabato a Rodello, dai Comuni dei dintorni mi hanno parlato dei problemi di manutenzione dei rii minori. Il pericolo maggiore proviene da corsi d’acqua di questo tipo. Con i droni abbiamo effettuato riprese prima dell’intervento: appena riusciremo, passeremo di nuovo per confrontare le immagini del prima e del dopo, per capire il grande lavoro effettuato».
Davide Barile
