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Con Museo del tartufo e Redina non finiti, Montà dice arrivederci al Giro d’Italia

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©Vacchetto

MONTÀ Nelle prossime settimane sarà presentato a Roma il percorso del Giro d’Italia 2025. Tra la sedi di tappa della corsa rosa non ci sarà Montà, ma, come ha spiegato l’assessore comunale allo sport, Daniele Carrù, si tratta solo di un rinvio.

«Montà resta candidata a ospitare una tappa del Giro, ma non abbiamo puntato sulla prossima edizione. I motivi della scelta sono stati due. Il primo è il Museo del tartufo. Considerata la visibilità che ci darà l’evento vorremmo essere certi che sia aperto. Al momento, il termine dei lavori è previsto per fine 2025, quindi troppo tardi», afferma l’assessore.

Prosegue Carrù: «Il secondo motivo è la Redina, la strada di accesso al paese, tutta curve, spettacolare, che molto probabilmente i ciclisti andranno a percorrere in salita. Al momento è interessata da un grosso cantiere che ne riduce la percorrenza. In questo caso la fine dei lavori, inizialmente prevista entro il 2024, è già stata posticipata a marzo 2025. Teoricamente saremmo ancora in tempo, ma dato che l’operazione è fuori dal nostro controllo (il cantiere è pagato e seguito da Egea) non possiamo avere certezze e preferiamo non rischiare».

L’assessore Carrù conclude: «Posso tranquillizzare tutti, confermando che la possibilità di portare il Giro d’Italia in paese era e resta concreta, ma il 2025 non sarà ancora l’anno buono. Puntiamo sul 2026. Ragionevolmente, per allora, saremo pronti».

Andrea Audisio 

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