
LA STORIA Una coppia come tante quella di Marco Nebbiolo, 29 anni di Vezza, e Sofia Messa, 30, di Pocapaglia, ma con il viaggio nel sangue. A giugno del 2021 sono partiti a bordo del loro van, un Ducato camperizzato soprannominato affettuosamente Wollemby, per esplorare il mondo, spinti dal desiderio di Marco di raggiungere l’Australia via terra.
«Gli anni passavano e io non stavo vivendo la vita che volevo», spiega Marco. «Lavoravo come cantiniere a La Morra e Sofia studiava psicologia. Abitavamo insieme in una casa in affitto, c’erano bollette e spese da pagare e alla fine ci rimaneva poco tempo libero e denaro. Ogni fine settimana scappavamo lontano con la moto, ma poi tornavamo alla stessa routine».
Entrambi capiscono che quella non è la loro strada della felicità, così con tanto coraggio decidono di cambiare vita. Lui dà le dimissioni, lei si laurea, poi con i loro risparmi acquistano il van, usato, perché vogliono «viaggiare lentamente, potersi fermare e stare con le persone, adattandosi pian piano all’evolversi delle culture». Familiari e amici sono dalla loro parte, un aspetto importante che di certo li aiuta a fare il primo passo, «superato quello, diventa tutto più facile».
Dapprima si dirigono in Norvegia dove lavorano per tutta l’estate come raccoglitori di lamponi e in un vivaio di pini. Riescono così a racimolare abbastanza denaro per il loro viaggio on the road di sei mesi in Europa, visitando Polonia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo: ecco la formula per vivere viaggiando. Dopo altri otto mesi di lavoro stagionale, accumulano il budget per percorrere la via della seta fino in India. In un anno e mezzo attraversano i Balcani, la Turchia, l’Asia centrale, la Cina, il Pakistan, l’Iran.
«Ci sono voluti parecchi mesi per pianificare questo itinerario, soprattutto perché in Rete si trovano pochissime informazioni. Inoltre, abbiamo anche dovuto richiedere alcuni visti, come quello cinese e quello russo, mentre eravamo in viaggio: una vera sfida», ammettono.
I primi a raccontare su Youtube la rotta verso l’India attraverso i Paesi “-stan”
Sofia e Marco sono stati i primi in Italia a raccontare, tramite il loro canale YouTube BreaTheFreedom e il blog omonimo, la rotta in camper verso l’India attraverso i Paesi “-stan”, dove sono stati accolti a braccia aperte, specialmente in Pakistan. «Qui le persone sono incredibilmente ospitali e non hanno paura dello straniero; la loro grande umanità è davvero rara nel nostro Occidente», dichiara Sofia, commuovendosi un po’.
«Invece il primo approccio con l’India è stato scioccante, tra il traffico incessante di Nuova Delhi e chi provava ad aprire la porta del van solo per vedere com’era dentro! Abbiamo capito che dovevamo cambiare punto di vista per adattarci all’India e da quel momento siamo riusciti ad apprezzarla».

Sebbene l’obiettivo di questo secondo viaggio in van fosse quello di arrivare in Australia, imbarcando il veicolo dall’India, hanno preferito tornare indietro per organizzare diversamente il loro arrivo nella terra dei canguri. Adesso si trovano in Norvegia per lavorare nell’ormai familiare vivaio.
«La nostra prossima meta è la Nuova Zelanda, poi finalmente andremo in Australia. Abbiamo richiesto il Working holiday visa, un visto per lavorare e viaggiare in queste nazioni dove continueremo la nostra avventura su quattro ruote. Vogliamo essere liberi di spostarci con il nostro mezzo, raggiungere posti isolati, dormire nella natura, svegliarci ogni mattina con un paesaggio diverso. Viaggiare non significa solo vedere posti bellissimi, ma anche costruire sé stessi nel modo di vivere e nei pensieri, prendendo spunto dalle culture di diverse parti del mondo». Forse è anche per questo che non hanno alcuna intenzione di smettere.
Dafne Nota
