TORINO Si è svolto questa mattina (venerdì 29 novembre) al grattacielo Piemonte a Torino l’incontro tra i vertici della Regione, i sindaci di Alba, Bra e Santa Vittoria e i rappresentanti dell’azienda e di Confindustria Cuneo.
«L’azienda ci ha comunicato che la decisione di chiudere lo stabilimento a giugno 2026 è irrevocabile. Abbiamo risposto loro che per il Piemonte e per il territorio questa posizione è irricevibile. Durante l’incontro infatti non sono emerse motivazioni legate alla produttività del sito di Santa Vittoria d’Alba, né delle sue performance che anzi sono state riconosciute dall’azienda, ancora recentemente, come efficienti e di qualità», commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«Se lo stabilimento è sostenibile, non si può accettarne la chiusura perché il profitto è giusto, ma solo nel rispetto delle persone e del loro lavoro. La decisione di chiudere risulta quindi per noi irricevibile e inspiegabile e per questo abbiamo chiesto di incontrare il prima possibile i vertici della multinazionale per entrare nel merito delle motivazioni. Come il territorio compatto ha affrontato la crisi della Diageo nel 2017, arrivando a un esito positivo, allo stesso modo ora siamo determinati a fare fronte comune per evitare la chiusura e garantire la continuità produttiva dello stabilimento e dei 349 posti di lavoro» aggiunge la vicepresidente Elena Chiorino.
