ALBA Un brano sincronizzato nella serie televisiva coreana Heart signal. Friends, un tour nei palazzetti di tutta Italia insieme a Lazza per l’album dei record Sirio e milioni di visualizzazioni su Tiktok per i video in cui improvvisa musica suonando il pianoforte alla stazione di Porta Nuova di Torino. Sono solo alcune delle tante esperienze fatte da Emiliano Blangero nei tre anni che lo separano da Moments, racconto della solitudine della pandemia attraverso la musica.
Venerdì 25 ottobre è uscito su tutte le piattaforme digitali e su YouTube il terzo lavoro del pianista albese, Someplace, edito da Universal e Decca Records.
Dodici tracce che costituiscono un ideale itinerario della mente del giovane compositore, che racconta: «È un viaggio che faccio con me stesso, seduto sulla sedia che si vede nella copertina, quella della mia camera: un modo di evadere dalla realtà con la musica, componendo qualcosa di nuovo e arrivando in luoghi diversi tra i miei ricordi. L’immagine rappresenta il ritrovarsi immersi un po’ nel nulla, su quel molo che dà verso il mare sconfinato».
L’ascoltatore viene quindi invitato a partire dal brano Someplace, che incarna lo spirito di tutto l’album, cioè un lucido sogno tra realtà e memorie, per finire con Nowhere, sua antitesi, che indica «la chiusura totale di quando ci si ritrova soli con sé stessi».
In mezzo, una grande varietà musicale, in cui sono stati coinvolti diversi musicisti di grande valore. Ci sono il violino del talentuoso Stefan Stancic e il violoncello di Marco Decimo, storico collaboratore di Ludovico Einaudi, mentre nell’ultima traccia c’è il flicorno di un altro albese, Matteo Boglietti.
«È un viaggio che faccio con me stesso»
L’intera fase di registrazione è stata seguita dal produttore Nicola Lazzarin, in arte Cripo, e il mix e master dell’intero lavoro è stato eseguito da Marco Zangirolami.
«Sono successe molte cose, che mi hanno permesso di sviluppare la mia musica e di vivere nuove emozioni. Questo nuovo album è un’evoluzione anche dal punto di vista compositivo, perché sono presenti arrangiamenti anche per altri strumenti oltre al mio pianoforte. Elementi che non avevo mai utilizzato prima», dice Emiliano. Ad anticipare la pubblicazione ci sono stati i singoli Believe in you e Rail 1, confluiti a pieno titolo nel disco.
Quest’ultimo è nato proprio in una delle sessioni a Porta Nuova: «Ho inserito anche alcuni brani creati durante l’improvvisazione per i miei video su Tiktok, che sono parte integrante di quello che faccio. Mi piace suonare in pubblico, questo fa parte anche della comunicazione che porto avanti».
Si tratta di un progetto, divenuto punto di forza, che lo ha reso celebre sui social media, grazie al dialogo con i fan dal vivo per creare nuova musica e che è stato anche alla base della fortunata collaborazione con il rapper Lazza e del tour estivo di Concertos, riedizione strumentale di Sirio.
Lorenzo Germano
