
VIA MANZONI Per l’apertura del cantiere di restauro e riqualificazione del palazzo Miroglio c’è una data: come indicato dalla ditta incaricata dei lavori, la Barberis società benefit, sarà venerdì 6 dicembre. Il recupero dell’edificio storico situato in via Manzoni 3/a tra le piazze Risorgimento e Rossetti, prima sede del gruppo tessile negli anni ‘30, sarà possibile grazie a quasi due milioni ottenuti dall’Amministrazione Bo tramite il Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr).
Il Comune di Alba lo acquisì nel 1977, eccezion fatta per l’ultimo piano, che resta di proprietà di uno degli eredi degli industriali ed è accessibile da un’altra scala. Oltre a fornire nuovi spazi a disposizione della città, l’intervento renderà più elegante l’area. L’immobile versava finora in condizioni di degrado e le lamentele dei residenti riguardavano soprattutto la presenza di piccioni ed escrementi sui marciapiedi circostanti.
Entrando nel dettaglio, la superficie del palazzo è di circa ottocento metri quadrati, ripartiti su tre piani. La data prevista per l’ultimazione dei lavori è la fine di giugno 2026. Come ha spiegato Ugo Costantino, architetto che si occupa del progetto, «l’aspetto esterno presenta una facciata tipica degli edifici d’impronta medievale rimaneggiati nell’Ottocento. Sarà riportata all’originario aspetto. L’interno è un interessante esempio di archeologia industriale. I locali serviranno per l’ampliamento del centro studi Beppe Fenoglio, ma al momento non ci sono progetti specifici».
I due piani «saranno collegati da un’ampia scala, ne risulterà uno spazio su due livelli ampio e luminoso. L’accesso potrà avvenire sia da via Manzoni sia dalla piazzetta Chiodi. Si tratta di una posizione strategica che darà la possibilità, pur trovandosi a un livello diverso, di collegarlo agli uffici comunali e al Centro studi».
Davide Barile
