BRA Grandi opere nel 2025 all’ombra della Zizzola. Il nuovo anno porterà con sé l’apertura di alcuni cantieri destinati alla realizzazione di opere che andranno a incidere, migliorando, la vita dei concittadini.
Li elenchiamo:
- nuova sede del Centro per l’impiego che troverà casa, grazie a un contributo di 460mila euro, nel- l’edificio dell’ex mattatoio di via Ballerini;
- cantiere per la riqualificazione funzionale del Movicentro che diventerà la Casa dei giovani
- e l’acquisizione, dopo un lunghissimo iter con le Ferrovie dello Stato, dell’ex scalo merci, che sarà poi destinato a diventare un parcheggio con una capienza di più di trecento posti auto, oltre che un nuovo polmone verde nel cuore della città.
L’ex mattatoio, stabile in disuso da qualche anno, ora, grazie a 3,6 milioni di euro elargiti dal Pnrr, potrà essere restituito alla città in una nuova veste funzionale. L’edificio, compreso tra via Solferino, via Ballerini e via degli Alpini nel quartiere Bescurone, necessita di una serie di interventi profondi, finalizzati alla messa in sicurezza della struttura prima di passare al restauro conservativo e al suo recupero funzionale.
Il cantiere, allestito dalla ditta Fratelli Cornaglia di Caraglio, sta effettuando la demolizione di alcune torrette cui faranno seguito interventi di consolidamento, impermeabilizzazioni, coibentazioni, la costruzione dei controsoffitti e di un “cappotto” interno.
Le ultime fasi dell’intervento prevederanno il rifacimento della copertura, degli impianti e dei pavimenti in vista del trasloco dei numerosi servizi che verranno attivati.
Nel dettaglio, è previsto trovino posto il Centro per l’impiego oggi situato in via Vittone; lo sportello del Csv per il volontariato che adesso è in via Magenta, il Centro famiglia dei servizi sociali territoriali (ora in via Gianolio) e la banda musicale cittadina Giuseppe Verdi, oltre che il Comitato di quartiere Bescurone. Proprio in relazione al futuro Centro per l’impiego, spiega il sindaco Gianni Fogliato: «Abbiamo deciso di recepire gli ulteriori 460mila euro in possesso dell’agenzia Piemonte lavoro che necessita di una nuova sistemazione; i fondi si aggiungono alla dotazione del Pnrr e saranno utilizzati per la nuova sede dell’ufficio. Con l’agenzia abbiamo firmato una convenzione che consente al Comune di portare a termine i lavori e all’ente regionale di avere certezza di una sede senza doverne affittare una».
Conclude l’assessore ai lavori pubblici Luciano Messa: «Ora l’Amministrazione si sta occupando di tutte le pratiche relative alla gestione di questi fondi straordinari», derivanti anch’essi dal Pnrr e destinati ai vari centri per il lavoro della Regione, «e della realizzazione della nuova struttura».
Un passaggio fondamentale risulta il Consiglio comunale del 23 dicembre con l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche.
Valter Manzone
Ciravegna: «I nuovi locali del centro per l’impiego saranno più vivibili per operatori e utenti»
L’assessora Lucilla Ciravegna, con delega alle politiche del lavoro conosce bene il Centro per impiego essendone stata a lungo responsabile nel corso della sua carriera professionale: «La futura sede, all’interno della struttura riqualificata dell’ex mattatoio, presenta numerosi vantaggi da un punto di vista logistico e nell’integrazione fra servizi», sottolinea.
Per Ciravegna la realizzazione dei nuovi uffici è positiva: «Sarà in locali vicini alla stazione che sono facilmente raggiungibili dalle persone che cercano impiego e dai referenti delle aziende che usufruiscono dei servizi erogati dall’agenzia». La sede braidese ha competenza su un territorio ampio, che comprende anche dieci Comuni del circondario.
«La zona prossima al mattatoio è inoltre dotata di un buon numero di parcheggi», continua l’assessora. «Oltre allo spazio per gli sportelli che entrano in contatto con le persone ci saranno comodi uffici per gli operatori e, molto importante, postazioni che permettono di tutelare la riservatezza dei colloqui, con la possibilità di una stanza riservata per proteggere le fasce fragili, come le categorie protette; sarà anche possibile usufruire della sala polivalente prevista nel progetto complessivo di ristrutturazione dell’immobile per incontri e convegni che vedranno numeri importanti di partecipanti».
E conclude: «Sarà inoltre facilitato il lavoro di progettazione e realizzazione di interventi in sinergia con altri reparti, che avranno la loro sede nella stessa struttura, ovvero i servizi sociali e il Csv che si occupa delle associazioni di volontariato. Il fatto, poi, che la sede sia di proprietà pubblica, rende stabili ed efficienti gli interventi di ammodernamento tecnologico e di servizi digitali».
Tra le principali iniziative promosse dall’agenzia regionale, attraverso i centri per l’impiego c’è il salone itinerante Io lavoro che, annualmente, trova spazio nel Movicentro di Bra e che, una volta completata la nuova sede, avrà ancora più risalto ed efficacia nel mettere in contatto chi cerca e chi offre un impiego.
La necessità di cambiare collocazione per il centro deriva dal bisogno di ammodernare gli uffici di via Vittone che, però, non sono di proprietà dell’ente regionale così, in seguito a diversi incontri tra Piemonte lavoro e Comune, si è giunti a un accordo sul rinnovato mattatoio, con la possibilità di progettarne la ristrutturazione.
Adesso si guarda al dicembre 2025 quando il piano straordinario di potenziamento dei servizi per l’impiego dovrà essere concluso in tutte e 500 le sedi che hanno ottenuto finanziamenti
v.m.
Ex scalo merci: a maggio 2025 si potrà firmare l’atto notarile per la cessione
Dopo un lungo iter, fatto di incontri nella sede torinese delle Ferrovie dello Stato, di sopralluoghi a Bra e di incontri tra il sindaco e tanti funzionari di Rfi, finalmente si è giunti a definire la data per la firma dell’atto di vendita dell’ex scalo ferroviario, ma non è imminente, si deve attendere il prossimo
mese di maggio. L’ultimo grande intervento sull’area che insiste lungo via Trento e Trieste e gli stessi binari della stazione braidese è stato curato dalla ditta Baw di Manta, incaricata dal Comune di effettuare una serie di carotaggi, per poter analizzare il terreno ed escludere la presenza di residui di amianto, di idrocarburi e metalli pesanti, derivati da anni di attività ferroviaria e di serbatoi di diesel in seguito smantellati.
Spiega il primo cittadino Gianni Fogliato: «Dalla sede centrale di Roma è arrivato il documento che autorizza la cessione dell’ex scalo al Comune; adesso parte la procedura per acquisire il terreno da Rfi, con l’accensione del mutuo da 760mila euro e la predisposizione degli atti notarili, che dovremo firmare a maggio 2025.
Intanto abbiamo incaricato i tecnici dello studio Geo engineering di Torino di completare il progetto relativo alla destinazione d’uso per la quale stiamo facendo l’acquisizione».
Nello spiazzo nascerà un parcheggio da 300 posti, ma non solo. Ancora Fogliato: «I posti auto saranno a servizio sia dei pendolari che usano il treno, sia di chi lavora nelle vicinanze e anche dei clienti dei negozi». La visione del sindaco non prevede solo asfalto: «La struttura sarà completata da aree verdi e pista ciclabile e si potrà migliorare la viabilità verso piazza Giolitti. Sarà una reale riqualificazione urbanistica di una delle zone più trafficate e più vissute della città».
v.m.
