
L’INTERVISTA Le ultime settimane non sono state semplici per il sindaco Alberto Gatto, dai toni non proprio istituzionali raggiunti nel palazzo comunale a opere pubbliche che rischiano di saltare, dalle porte in faccia ricevute dalla vecchia Egea a un’opposizione agguerrita. In occasione dell’ultimo Consiglio dell’anno, che si è tenuto venerdì 20 dicembre, lo abbiamo intervistato.
Cominciamo con uno degli aspetti più delicati: il Comune metterà a disposizione gli 8 milioni mancanti per il terzo ponte, Gatto? Il presidente della Provincia Luca Robaldo ha sollevato qualche dubbio.
«È il momento di fare chiarezza. Già in campagna elettorale il centrodestra ha provato a definirmi contrario all’opera, ma è evidente che era mera propaganda: il terzo ponte è strategico, sia per alleggerire il traffico, ma anche in funzione del futuro palazzetto di Banca d’Alba. L’iter è in capo alla Provincia, che ha ravvisato un aumento dei costi: come Comune, siamo di certo pronti a fare la nostra parte, ma mancano all’appello circa 8 milioni. Dalle parole di Robaldo su Gazzetta d’Alba, si intuisce uno stanziamento da parte della precedente Amministrazione: vorrei che ci mostrassero queste risorse, visto che abbiamo trovato nulla. Sono albese da sempre: preferirei vedere questa cifra scritta in un capitolo di spesa, anziché annunciata sulle pagine di un giornale. Si comprende la propaganda e il gioco delle parti, ma la strumentalizzazione su un’opera così importante è dannosa per la città».

Detto questo, come intende procedere, allora?
«Se entro gennaio il presidente della Provincia non convocherà un tavolo istituzionale con tutti gli attori coinvolti (Comune, Regione, società Asti-Cuneo e Ministero), allora lo faremo noi. Le chiacchiere stanno a zero: sarebbe meglio lavorare uniti. Il Comune c’è, come per le Amministrazioni precedenti, a prescindere dal colore».
A proposito di interventi, l’opposizione l’accusa di tenere poca fede alle sue promesse elettorali: che cosa si sente di rispondere?
«È un programma elettorale su cinque anni e non su sei mesi. Forse l’opposizione sperava di trovarci più incauti, per avere qualche argomento in più su cui discutere. Lo abbiamo sempre detto e lo stiamo facendo: teniamo ciò che riteniamo utile e poi, con la programmazione, porteremo a-
vanti i nostri progetti. Il 2025 sarà importante: abbiamo tante idee da mettere a terra».
Eppure dicono che lei è troppo presente agli eventi e poco al lavoro.
«È una critica che mi inorgoglisce: penso che ai cittadini piaccia incontrare il sindaco in città. La maggior parte del mio tempo lo passo, com’è giusto, in Municipio. Ma, se riesco a ritagliarmi qualche momento, cerco di vivermi Alba».
A tal proposito, quali saranno i punti di forza del nuovo piano triennale delle opere pubbliche, approvato dal Consiglio?
«È un piano concreto, da quasi 3 milioni e mezzo di euro per il 2025. Abbiamo stanziato risorse per dare la giusta attenzione ai nostri torrenti e rii, all’impiantistica sportiva e agli edifici scolastici. Sui parcheggi, completeremo quello di viale Cherasca e abbiamo deciso di investire nella creazione di stalli dedicati alle biciclette, a San Cassiano e in prossimità del polo scolastico di corso Europa. Presteremo anche attenzione costante al rifacimento dei manti stradali, sia in città che nelle frazioni: riqualificheremo corso Bra, per quasi 1,5 milioni di euro, ma anche strada di Mezzo, per circa 400mila euro. Tutto sarà finanziato tramite oneri di urbanizzazione, alienazioni e monetizzazioni. Confidiamo poi di fare degli ulteriori investimenti grazie all’avanzo di bilancio: abbiamo altri 2,3 milioni di euro accantonati a causa della vecchia Egea. Investiremo, infine, delle risorse in uno studio per individuare gli interventi più efficaci sul fronte della mobilità».
Per l’ex San Lazzaro ancora nessun cantiere
Il 2025 sarà l’anno buono per il rifacimento dell’ex ospedale San Lazzaro, sindaco?
«Parliamo di un progetto strategico per Alba e per il territorio. In più, si tratta di un’opera che consentirà di ridare vita a un’ampia zona di città: per questo, intendiamo anche investire nella riqualificazione di via Ospedale e via Pietrino Belli. A livello di tempi, è in corso la conferenza dei servizi indetta dall’Asl Cn2, che è competente in materia. Il Comune ha già fatto la propria parte, con le autorizzazioni necessarie. Abbiamo anche firmato con la stessa azienda sanitaria la convenzione in base alla quale sarà proprio il Comune a fungere da stazione appaltante: siamo in attesa che la conferenza si concluda, per fare partire le gare. Continueremo pertanto a vigilare sulle tempistiche».

Lei accennava ai quartieri, che lamentano parecchie problematiche, a partire dalla sporcizia: come si pensa di intervenire?
«Abbiamo ereditato un deficit di personale addetto alle pulizie, in base all’appalto stipulato con Egea ambiente, che scadrà nel 2026. Grazie al lavoro dell’assessore Roberto Cavallo, stiamo facendo fronte a questo problema: senza toccare la Tari, abbiamo migliorato la gestione delle risorse e investito sul controllo, in modo che chi lavora sul campo svolga le mansioni pattuite, in attesa della nuova gara».
Ma ora, Gatto, come sono i rapporti con l’opposizione?
«Con la questione Luciano Giri-Emanuele Bolla, il Consiglio non ha dato una buona immagine di sé ed è stata senz’altro una pagina triste. Il clima oggi è tutto sommato sereno: c’è stato un chiarimento su questo e altri episodi accaduti».
Alba è una città sicura: ci stiamo muovendo bene
Si è parlato molto di sicurezza, dopo il “no” della Giunta alla proposta del Vigile di quartiere alla stazione.
«In tutta sincerità, penso che non ci siano problemi di questo tipo. La città è sicura. Lo confermano tutte le interlocuzioni con le Forze del- l’ordine: l’area della stazione è presidiata, mentre la microcriminalità risulta crollata drasticamente. La videosorveglianza c’è, è attiva ed è anche stata implementata: direi che ci stiamo muovendo bene. In sinergia con prefetto e questore, stiamo lavorando per portare ad Alba un Commissariato di Polizia: non sarà semplice, ma è una partita che stiamo giocando con impegno».
Cambiamo argomento: come sono oggi i rapporti con la nuova Egea holding, capeggiata da Iren?
«Con l’amministratore delegato Gianluca Riu, abbiamo un confronto costante: la scadenza delle concessioni comunali è una data importante. L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di ottenere la più alta qualità dei servizi, con tariffe più basse rispetto a quelle attuali. In parallelo, dobbiamo risolvere la questione con la vecchia società, Egea Spa, che ha respinto di netto il nostro diritto di recesso».
In tema di cariche, a breve il Comune dovrà indicare il nuovo presidente dell’ente Fiera: ci sono già idee?
«Proprio nei giorni scorsi abbiamo pubblicato il bando (scadrà il 7 gennaio, ndr), previo il confronto con gli attori coinvolti nel mondo ente Fiera. È una realtà molto importante per la nostra città e contiamo che lo diventi sempre più, anche allargando lo sguardo oltre le singole manifestazioni. Le opportunità sono tante e vogliamo coglierle al meglio».
Francesca Pinaffo
