
ALBA Era il novembre nel 2018 e, nella sala consigliare di Alba, il notaio Vincenzo Toppino riceveva dalla Fondazione ospedale Alba-Bra il premio gratitudine: un grande “Thank you” per aver donato 5 milioni di euro per l’ospedale sulla collina di Verduno, allora ancora chiuso e in fase di completamento.
Dopo l’annuncio della sua morte, sono tanti gli aspetti che emergono della sua personalità e del suo impegno, a partire da questo.
Le sue parole, in occasione della consegna del premio, esprimevano un forte legame con il territorio e la volontà di dare un contributo concreto al suo benessere: «Per me è grande emozione ricevere il Premio Gratitudine 2018. Nel 1968, anno in cui ho ricevuto il sigillo notarile, incominciai a fare atti, ogni anno sempre di più, un giorno ne feci trenta».
E aveva ancora aggiunto: «Dopo 47 anni di lavoro sono arrivato alla cifra di 84.000 atti. Iniziai a pensare, quando morirò, cosa me ne faccio di tutti questi soldi guadagnati grazie a coloro che mi hanno dato fiducia? Voglio restituire loro una parte. Ho voluto donare questa somma alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra, di cui sono tra i soci fondatori. Quale modo migliore per restituire a chi mi ha dato tanto se non contribuire, attraverso la Onlus albese, a far diventare il nuovo nosocomio a Verduno una struttura di eccellenza a vantaggio di tutto il territorio e di chi mi ha voluto bene».
Grazie alla donazione di Toppino, la Fondazione ha acquistato il prezioso sistema chirurgico robotico Da Vinci, fondamentale per effettuare interventi di precisione in modalità mininvasiva in diversi ambiti, dalla chirurgia urologica a quella ginecologica. Non solo: grazie ai suoi 5 milioni, sono stati allestiti il laboratorio di anatomia patologica e la sala di emodinamica, oltre alla piazzetta di fronte all’auditorium del Ferrero, dove ora si trova una targa in sua memoria.
Commenta Luciano Scalise, direttore della Fondazione ospedale: «Vincenzo Toppino è stato tra gli undici soci fondatori del nostro ente, ci ha dimostrato una grandissima fiducia. Grazie alla sua donazione, abbiamo potuto dotare l’ospedale di presidi importantissimi» .
Le parole di Toppino:
f.p.
