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Bra / La minoranza non è scaramantica e chiede di adeguare lo stadio cittadino per le gare di Serie C

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Foto di Andrea Lusso

BRA La squadra di calcio di Bra è in testa al campionato di Serie D e macina vittorie. In un momento di grande entusiasmo per il calcio cittadino i consiglieri comunali di minoranza, Davide Tripodi, Sergio Panero, Carlo Patria, Giuliana Mossino, Massimo Somaglia e Francesco Racca, hanno presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti sul futuro del complesso sportivo Attilio Bravi e sulla possibilità di adeguare almeno una delle strutture esistenti per ospitare partite di calcio di Serie C, qualora la squadra giallorossa dovesse ottenere la promozione.

«Il complesso sportivo Attilio Bravi è rimasto sostanzialmente invariato per decenni e oggi è fondamentale capire se sia possibile adeguarlo alle normative della Serie C, senza dover ricorrere alla costruzione di un nuovo stadio. Chiediamo all’Amministrazione se ha già preso in considerazione questa esigenza», dichiarano i Consiglieri.

Il riferimento va alla parte iniziale della stagione 2013-2014, unica apparizione dell’Ac Bra nella Seconda divisione della Lega pro, che vide i giallorossi giocare le partite casalinghe della prima parte di campionato nello stadio di Cuneo, poiché il Bra non era in linea con le richieste organizzative della categoria.

La minoranza sottolinea come l’adeguamento delle strutture non rappresenti solo un passo per il calcio professionistico, ma una vera e propria opportunità per l’intera comunità, con benefici che vanno oltre lo sport. Un impianto idoneo permetterebbe di supportare anche altre discipline sportive, favorire lo sviluppo economico e turistico della città e valorizzare le risorse già esistenti.

«È fondamentale che l’Amministrazione avvii un dialogo con l’Ac Bra, gli enti calcistici e tutte le realtà coinvolte, per valutare le necessità tecniche e le soluzioni possibili. Dobbiamo prendere decisioni tempestive, poiché la fine del campionato è vicina e la città deve essere pronta a rispondere alle opportunità che potrebbero presentarsi», concludono i consiglieri.

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