
ALBA Soprattutto nel momento in cui le calde giornate estive volgono al tramonto, giovani, coppie e sognatori di ogni età amano consumare il cibo da asporto in luoghi panoramici, vere aree verdi improvvisate. Accade, però, che le tracce del passaggio restino sotto forma di rifiuti abbandonati.
Proprio partendo da una segnalazione di questo tipo proveniente dal comitato di quartiere di Scaparoni, la Giunta comunale ha votato lo stanziamento di 72mila euro per realizzare «mini punti ecologici sperimentali».
A entrare nel dettaglio è l’assessore Roberto Cavallo: «Dopo la chiesa della frazione c’è una stradina sterrata che porta a una zona molto suggestiva. La distanza dai fast food di fondovalle è breve, per cui la meta è ambita. Altro punto simile è il pilone di strada Casa nuova a Madonna di Como. Stiamo valutando in quali altre aree occorra intervenire. A volte i bidoni sono assenti, altre insufficienti. Con parte della somma, installeremo contenitori che ricopriranno i classici bidoncini da 240 litri. A catalogo ci sono diversi modelli, ma vorremmo progettare qualcosa di nuovo e carino. Saranno in legno, stiamo pensando a un bel disegno».
Il principio da seguire per l’installazione sarà «la presenza di un’attività o comunque un presidio umano nelle vicinanze, pur non immediate. Lontano da tutto, i bidoni genererebbero soltanto l’effetto contrario». Un’altra parte dei fondi servirà per le zone urbane. Prosegue Cavallo: «Tramite il Distretto diffuso del commercio Alba-Bra, nel centro sono stati installati venti cestini Mecorà e tre Biox 240. Hanno sostituito alcuni Sabaudi, i vecchi bidoni da 110 litri, che sono stati rimossi. Ripuliti e riverniciati, potranno essere installati nei punti critici segnalati dai comitati di quartiere».
Infine, «i gettacarte del centro storico saranno ripuliti. Scritte e adesivi li rendono brutti e, inoltre, “sporco chiama sporco e pulito chiama pulito”: pur inconsciamente, la nostra mente tende spesso a comportarsi proprio in questo modo».
Davide Barile
