
TORINO I dazi Usa sono una nuova minaccia per l’export manifatturiero. Tra le regioni più esposte c’è il Piemonte con oltre 5,1 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale delle esportazioni verso gli Usa. Lo sottolinea Confartigianato Torino.
«È chiaro che ne pagherebbero le conseguenze anche le imprese del nostro territorio – afferma Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino – soprattutto quelle manifatturiere che già stanno soffrendo un mercato globale ed una situazione geopolitica molto complessa. Sono principalmente le piccole e medie imprese, anche artigiane, che hanno una maggiore incidenza sull’export verso gli Usa, soprattutto nei settori degli alimentari, della moda, del legno e dei metalli, oltre a gioielleria e occhialeria. Ora però deve entrare in gioco l’Europa, non può essere un singolo Stato a contrastare queste dinamiche di commercio internazionale. Se da un lato non possiamo far altro che tenere un atteggiamento attendista le uniche azioni da adottare per il sistema delle piccole e medie imprese è quello di imparare a leggere le dinamiche del mercato e cercare di adattarsi, e molto rapidamente, strutturandosi e puntando ancor di più all’eccellenza e all’alta
specializzazione, diversificando i mercati, investendo su quelli in via di sviluppo. Per le nostre imprese si potrebbe aprire una nuova fase critica da affrontare, occorre intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità della manifattura made in Italy, arma vincente e distintiva che i mercati sanno riconoscere e apprezzare».
Ansa
