
ALBA Il liceo Leonardo da Vinci di Alba, come molte scuole, necessita di interventi per garantire un ambiente adeguato. L’edificio, un tempo Tribunale, conserva caratteristiche strutturali che oggi richiedono adattamenti, come aule più piccole rispetto agli standard moderni e spazi non sempre funzionali. Negli anni, alcune aree, sia interne che esterne, hanno mostrato la necessità di una riqualificazione.
«In qualità di rappresentanti d’istituto, riteniamo fondamentale richiamare l’attenzione sull’esigenza di interventi di manutenzione nel nostro liceo. L’attuale stato delle infrastrutture rischia di compromettere l’immagine della scuola, nonostante l’eccellenza della comunità scolastica che siamo fieri di rappresentare», segnalano Manuele, Allegra e Daniele.
Tra le problematiche ci sono bagni mal funzionanti, finestre poco isolate, muri da imbiancare e vetri da riparare. Il cortile esterno, seppur ampio, necessita di interventi per migliorarne l’accessibilità e la sicurezza. I ragazzi, inoltre, rivolgono un appello alle Amministrazioni competenti affinché pongano la dovuta attenzione su queste problematiche e intervengano per migliorare le condizioni della scuola.
Il preside Raffaele Mandaradoni, entrato in carica a settembre 2024, afferma: «Abbiamo fatto tutto il possibile per presentare bandi e chiedere finanziamenti. Anche se non siamo riusciti a vincere quello per il giardino, non ci arrendiamo. Ripresenteremo la richiesta e cercheremo altre opportunità per poter riqualificare l’area esterna».
Anche per le problematiche legate agli infissi, la scuola ha messo in atto verifiche per monitorare il calore. «Abbiamo controllato le temperature in tutte le aule alle 8 del mattino, quando inizia la scuola, per verificare se le condizioni fossero adeguate», spiega il preside. L’unica difficoltà riguarda il complesso delle Luigine, in cui, essendo un edificio condominiale, il regolamento prevede che la caldaia non possa essere accesa prima delle 7 a causa del rumore. «In questa sede, che ospita solo quattro classi, le temperature possono essere un po’ più basse durante il mattino, ma la situazione viene comunque gestita», afferma Mandaradoni.
Anche sui bagni, la scuola ha dovuto adottare misure precauzionali a causa di comportamenti non appropriati di alcuni studenti. «Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per mantenere l’ambiente scolastico in buone condizioni», afferma la vicepreside Revello.
L’inclusività è un altro aspetto su cui l’istituto ha investito, come dimostra l’attrezzatura dei bagni dei disabili con sollevatori, per garantire pari opportunità a tutti. «La nostra scuola è sempre stata attenta ai bisogni degli studenti e continueremo a lavorare per migliorare l’edificio, anche se alcuni interventi richiederanno tempo», afferma il preside.
La Provincia ha già mostrato un impegno concreto, intervenendo in caso di emergenze, come la riparazione delle crepe esterne o la sistemazione di impianti danneggiati. Tuttavia, per lavori più strutturati è necessaria una programmazione a lungo termine: l’ente deve però fare i conti con graduatorie e lunghe liste d’attesa.
Nonostante le segnalazioni, tipiche di un edificio antico, queste problematiche non rendono meno attraente la scuola. Negli ultimi anni, l’istituto ha visto un aumento delle iscrizioni, passando da sette a dieci classi prime.
Durante gli open day, le famiglie possono notare alcune criticità, come muri da ritinteggiare oppure infissi vecchi, ma ciò che colpisce maggiormente è l’atmosfera che si respira. Ciò che rimane davvero è il cuore pulsante del Da Vinci: uno spirito di comunità e un’aria di familiarità che rende la scuola un luogo accogliente per tutti.
Chiara Bonetto
