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Undici piccoli pazienti oncologici arriveranno da Gaza al Regina Margherita

Stamattina, 22 gennaio, il presidente della Regione Alberto Cirio ha partecipato al tavolo di coordinamento del progetto Food For Gaza

Undici bambini malati arriveranno da Gaza al Regina Margherita

REGIONE  Undici bambini, malati oncologici, arriveranno dalla Striscia di Gaza per essere curati al Regina Margherita di Torino.

Il presidente della Regione  Alberto Cirio ha partecipato questa mattina, 22 gennaio, alla Farnesina al tavolo di coordinamento del progetto Food For Gaza, convocato dal ministro degli esteri, Antonio Tajani per intensificare le attività di aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra, alla luce del cessate il fuoco.

«Ringrazio il ministro Tajani per aver convocato questo incontro con l’obiettivo di dare risposte pragmatiche e rapide alle necessità delle popolazioni colpite dalla guerra», dichiara il presidente  Cirio. « Con la tregua ora è possibile intensificare gli aiuti anche con azioni più stringenti. Il Piemonte è quindi pronto a fare la sua parte e, di concerto con l’assessore alla Sanità Federico Riboldi e al Sociale Maurizio Marrone, ho dato la disponibilità della Regione ad accogliere nei prossimi giorni 11 bambini pazienti oncologici in arrivo dalla Striscia di Gaza, che saranno ricoverati all’ospedale Regina Margherita di Torino. Una disponibilità che conferma la vocazione solidale e accogliente del nostro territorio, che già la scorsa estate ha consentito di portare al Regina Margherita un adolescente e un bimbo di 3 anni provenienti da Gaza e negli scorsi anni un gruppo di piccoli pazienti in fuga dalla guerra in Ucraina».

Già nei mesi scorsi, con la partecipazione all’iniziativa di Iveco che ha fornito i tir, sono stati trasportati aiuti nelle zone colpite dalla guerra.

Nel 2022, guardando a un altro conflitto ancora in corso, la Regione ha avviato una missione umanitaria che ha consentito di portare a Torino 22 tra bambini e ragazzi malati di tumore in fuga dall’Ucraina, dove non era possibile garantire loro le cure a causa della guerra.

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