
IN STRADA La passione per la Vespa permette di sfidare le condizioni climatiche più estreme. Lo dimostra Samuele Iannello, diciottenne di San Damiano d’Asti che, per il terzo anno consecutivo, ha partecipato all’Elefantentreffen. Si tratta di un raduno motociclistico che si svolge tra il fango e il freddo della foresta bavarese, tra i Comuni tedeschi di Thurmansbang e Solla.
Racconta Samuele: «Sono partito a mezzanotte e quaranta di venerdì 31 gennaio per arrivare, dopo 900 chilometri, alle 8 di sera. Negli ultimi trenta chilometri si transita nel buio pesto della foresta. All’arrivo c’è un grande avvallamento che tutti chiamano “buca”: è questo il luogo in cui oltre cinquemila persone provenienti da tutta Europa e non solo si sono fermate per campeggiare con sette gradi sotto lo zero».
Quest’anno, a causa degli impegni scolastici al liceo scientifico, «ho dormito in tenda soltanto una notte per poi ripartire il giorno dopo. Ho potuto comunque incontrare alcuni amici». Il viaggio di ritorno «l’ho suddiviso in due giorni perché ho voluto compiere una deviazione per visitare il lago di Costanza tra Germania, Austria e Svizzera».
La Vespa è un mezzo molto versatile, «ti permette di viaggiare con qualunque condizione meteorologica. Sei però limitato nella velocità, che può arrivare agli ottanta chilometri all’ora nei rettilinei, ma si riduce ai quaranta sui passi alpini, e ogni 150 chilometri devi ricordarti di riempire il serbatoio. Nel corso degli anni mi sono attrezzato con abbigliamento adatto a tutte le stagioni. Un episodio bellissimo si è verificato alla frontiera tra Austria e Liechtenstein: i doganieri mi hanno visto passare alle sette del mattino tutto imbacuccato e, pur guardandomi stupiti, non mi hanno fermato».
Per Samuele, iscritto al moto club Vespisti moderni di Asti, la moto della Piaggio è una passione già di lunga data. «Quello appena concluso è stato il primo Elefantentreffen a bordo di Brunetta, la mia Vespa Vnb 125 del 1962. Nel 2022 andai con Kakkamo, la Pk 50s del 1985, e l’anno scorso con la Px 125 del 1979 appartenente al papà della mia ragazza Camilla».
Con la sua dolce metà, Samuele condivide alcuni viaggi estivi: «Lei è di Antignano, siamo nati a nove giorni di distanza. Con la Vespa, la scorsa estate siamo andati in Corsica e, dopo essere sbarcati a Livorno, siamo scesi fino a Santa Maria di Leuca (Lecce) per poi risalire lo Stivale e toccare quasi tutte le regioni. In tutto abbiamo percorso, circa cinquemila chilometri. Altra bella avventura è stato il tour delle Alpi lungo circa tremila chilometri».
Dopo l’esame di maturità, «abbiamo in programma il giro della Penisola iberica insieme a una coppia di amici abruzzesi, Luca e Stefania, conosciuti durante il viaggio lungo l’Italia della scorsa estate».
Davide Barile
