PENSIERO PER DOMENICA – SETTIMA TEMPO ORDINARIO – 23 FEBBRAIO
Di fronte a un testo che invita ad “amare i nemici” sorge spontanea la domanda se si tratti del libro dei sogni. Certo il Vangelo è il libro del sogno di Dio sull’umanità. Ma un sogno può diventare realtà? Qualche volta sì. Le letture della VII domenica ci offrono l’esempio di Davide (1Sam 26,2-23) e due indicazioni di Gesù, dopo la proclamazione delle beatitudini (Lc 6,27-38).
Davide, non certo uno stinco di santo, è un grande re perché capace di gesti straordinari. Braccato da Saul che vuole ucciderlo, per ben due volte si trova ad avere davanti a sé il re, suo nemico, inerme e impossibilitato a difendersi. Nel brano proposto oggi, Davide, armato di lancia potrebbe uccidere senza problemi Saul addormentato, ma rinuncia a consumare la sua vendetta. La sua scelta non ha nemmeno una motivazione religiosa: il suo comandamento è ancora: «Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico». Ma la sua coscienza, illuminata da Dio, gli suggerisce di rispettare la vita del nemico, andando oltre il comandamento!
Gesù il comandamento lo esplicita. Sfidando l’incredibile, chiede di amare anche i nemici, al punto di fare del bene a coloro che ci odiano. Gesù fa sua la “regola d’oro”, che ha diverse formulazioni, tra cui quella che troviamo in Confucio: «Comportati con gli altri come ti comporteresti con te stesso e non far subire agli altri ciò che non vorresti per te». È il principio base della non violenza: spezzare la catena dell’odio. Questo è impossibile se l’amore è solo un sentimento, perché “al cuore non si comanda”. Comincia a diventare possibile se in noi trova spazio il ragionamento: «Odiando e cercando di vendicarmi, cosa ci guadagno? Ci guadagno o ci perdo? Non sto meglio quando sono in pace con tutti?». Gesù condivide questi ragionamenti, ma va oltre.
La vera motivazione dell’amore al nemico è teologica: «L’Altissimo è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come il Padre vostro è misericordioso». A comandare l’amore è il Dio di Gesù, che non ha nemici e non tratta nessuno da nemico! La misericordia è la perfezione di Dio a cui noi siamo invitati a guardare e che possiamo fare un po’ nostra: non la potenza, meno che meno l’onnipotenza. Il messaggio di Gesù è quello delle beatitudini, della mitezza, della non violenza. È un messaggio assolutamente contro corrente, che non ha nulla a che fare con i deliri di onnipotenza, oggi spesso esibiti dai potenti della terra, perché sono gli atteggiamenti che fanno vincere le elezioni!
Lidia e Battista Galvagno
