
I DATI I giochi sono fatti e per gli istituti è il momento dei conteggi. Lunedì 10 febbraio si sono chiuse le iscrizioni per le scuole superiori, che rappresentano anche un indicatore per comprendere come i ragazzi e le ragazze di oggi immaginano il loro futuro.
A livello nazionale, i licei continuano a essere i preferiti dagli studenti, con il 55,6% delle iscrizioni. In particolare, è il linguistico a registrare un record di crescita: oggi attira circa l’8 per cento dei futuri liceali. Non decolla il progetto del liceo del Made in Italy, che ha visto soltanto un piccolissimo incremento rispetto ai numeri dello scorso anno: si ferma a 500 studenti da Nord a Sud, lo 0,09% del totale delle future matricole.
Gli istituti tecnici registrano il 31,6% delle preferenze, in leggero aumento rispetto al 30,9% dell’anno scorso, mentre i professionali salgono al 12,7%, rispetto al 12,1%. Nella Granda, l’impatto dei licei è minore, ma sono comunque al primo posto, con il 46,4%. Seguono i tecnici, che arrivano 36,7%, e gli istituti professionali con il 17%.
Cillario, due prime anche per l’arte bianca a Neive
Anche l’istituto Cillario Ferrero, con un totale di 164 iscritti al prossimo anno scolastico, si trova a confermare i suoi numeri, come spiega la preside, Paola Boggetto: «Siamo riusciti a trovare un buon equilibrio tra chi termina il percorso e le nuove matricole. Malgrado il contesto incerto e il calo della demografia, abbiamo mantenuto i numeri. Anzi: abbiamo visto un incremento su alcuni indirizzi.
È il segno tangibile che la nostra offerta formativa continua a essere una scelta valida per le famiglie». Interessante anche la distribuzione delle preferenze tra i vari indirizzi: «Alcuni percorsi sono più attrattivi di altri. Molto apprezzati sono oggi i servizi commerciali, il sociosanitario e l’arte bianca nella sede di Neive, dove verranno attivate due classi prime ciascuno. Abbiamo anche confermato i numeri dello scorso anno per la sezione industria e artigianato per il Made in Italy, a Cortemilia, dove avremo una prima». È lo stesso andamento che è stato registrato dal turistico e dal Gara (cioè gestione acque e risanamento ambientale).
Al classico Govone aumentano gli studenti. Il preside: «Diversifichiamo l’offerta»
Per quanto riguarda l’istituto Govone, che oggi comprende sia il classico che l’artistico, i numeri per il prossimo anno scolastico sono in crescita.
Se si guarda al Gallizio, sono 85 le iscrizioni pervenute, mentre al classico sono state registrate 14 preferenze in più rispetto allo scorso anno. Un dato rilevante, per la storica scuola, è l’incremento dell’indirizzo internazionale, che ha raccolto 29 immatricolazioni. È un percorso che consente di ottenere il doppio diploma italiano-francese, oltre allo studio dell’inglese e delle altre materie. Buona la prima per l’Aureus plus, che unisce il tradizionale classico con un potenziamento dello studio della storia dell’arte. Per la prima annualità, sono state 25 le preferenze.
Lo stesso numero di iscritti è stato registrato dall’indirizzo con potenziamento scientifico, che include ore in più di matematica e scienze, apprezzato anche dai tanti ragazzi che sognano di lavorare nel campo della medicina o di altre materie scientifiche.
Non può che essere soddisfatto il dirigente, Roberto Buongarzone: «Sono numeri che ci rendono orgogliosi e che confermano che siamo sulla strada giusta. Il successo della nostra scuola è dovuto alla diversificazione dell’offerta formativa, che spazia dall’internazionalizzazione alle collaborazioni di alto profilo, come con il Mit di Boston (Massachusetts institute of technology). La qualità dell’insegnamento è, da sempre, il filo conduttore del nostro lavoro.
L’Einaudi in controtendenza: vola l’elettronica
Rispetto alla tendenza nazionale, ad Alba l’istituto tecnico Einaudi non mostra segni di difficoltà. Per l’indirizzo di informatica, gli iscritti sono saliti da 37 a 41. Bene anche il percorso di elettronica, che ha registrato un notevole incremento, da 27 a 41 nuovi studenti, molto al di sopra della media emersa in regione.
Il percorso per i futuri geometri è rimasto stabile, con 37 iscritti, così come ragioneria, che ha visto un leggero aumento, passando da 61 a 69 immatricolazioni. A commentare i dati è la dirigente, Valeria Cout: «Anche per noi, come per tutti gli istituti, il calo demografico era un’incognita non da poco. Siamo soddisfatti di essere riusciti a mantenere un numero stabile di iscrizioni. Non solo: avremo una classe in più rispetto alle quinte in uscita».
Conclude la dirigente: «Questo risultato è il frutto di un lavoro continuo e di una proposta formativa che riesce a rispondere alle esigenze del territorio. Lavoriamo a contatto con le aziende, per offrire vere opportunità».
Chiara Bonetto
