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In Consiglio / Alba città per vivere contro l’opposizione, che non si esprime per la pace in Palestina

La lista di centrosinistra condanna con forza l'uscita dall'aula da parte della minoranza in occasione del voto per la Palestina

Alba città per vivere attacca l'opposizione sulla Palestina

ALBA Dopo il Consiglio comunale di giovedì scorso, la lista Alba città per vivere ha emesso un duro comunicato in cui si è scagliata contro la minoranza. Il motivo è l’uscita dall’aula da parte dell’opposizione in occasione del voto per l’ordine del giorno rivolto alla pace in Palestina.

«Ci lascia sconcertati. L’ordine del giorno in questione è nato dalla volontà di numerose realtà associative che si sono fatte promotrici di una raccolta firme a sostegno della Palestina e di una risoluzione pacifica al conflitto e dell’apartheid in corso, firmato da 305 cittadini e cittadine. Secondo loro (l’opposizione ndr), non sarebbe un tema che interessa i cittadini, e dunque il Consiglio comunale non dovrebbe occuparsene. Peccato che, quando erano in maggioranza, un ordine del giorno per la pace in Ucraina sia stato votato all’unanimità», si legge nella nota.

«Questa è l’ipocrisia di una politica a cui non vogliamo abituarci. Riteniamo che questa amministrazione comunale non abbia solo il compito di occuparsi della quotidianità, cosa che sta facendo con impegno e dedizione, ma che abbia anche il dovere di rassicurare queste persone rispetto al futuro», prosegue il comunicato.

«Per i giovani e le giovani, la cui salute mentale è messa a dura prova da un mondo che guarda solo alla performance e al profitto, dimenticando la ricchezza della diversità e la forza della collettività, dobbiamo essere qualcosa di più. Dobbiamo dimostrare che esiste un’alternativa, che la politica può essere uno strumento di speranza e di cambiamento. Se non lo faremo, avremo fallito nel nostro compito di amministratori e di guide della comunità», concludono i membri di Alba città per vivere.

Matteo Grasso

 

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