
ALBA Il Consorzio albese braidese servizi rifiuti ha presentato venerdì scorso, 7 marzo, una nuova campagna di comunicazione dal titolo “Raee, un tesoro nascosto”. All’incontro, organizzato nel Municipio albese, hanno preso parte sindaci e rappresentanti dei 53 Comuni di Langhe e Roero che fanno parte del Coabser.
Il progetto ha lo scopo di migliorare, attraverso apposite iniziative, la raccolta dei dispositivi elettronici che, grandi e piccoli, fanno parte integrante della vita di tutti. Che sia un vecchio frigorifero, una lavatrice non più utilizzabile, un televisore sfinito o un cellulare fuori servizio: sono tutti oggetti che possono diventare una materia di seconda mano o una preziosa fonte di metalli preziosi o di componentistica a cui dare una nuova possibilità, anziché considerarli persi.
Che cosa sono
La sigla Raee indica i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che, se portate al centro di raccolta e avviate al riciclo, possono rivelarsi un affare: in primo luogo per l’ambiente e la sostenibilità di una filiera più che trasversale. Il problema è che a oggi la raccolta non è così diffusa ed è qui che si innesta la proposta del Coabser e di Str, la sua società operativa. Ha spiegato Roberto Cavallo, assessore all’ambiente albese: «Oggi la raccolta di questi materiali, tra i Comuni del Coabser, ammonta a 6 chilogrammi pro capite, in linea con la media nazionale. L’obiettivo fissato dall’Unione europea, 24 chili, è molto lontano. Diciamo che sarebbe già un buon risultato arrivare a 12 chili a persona: sarebbe il valore minimo per fare massa critica in un percorso virtuoso di riciclo». Anche perché la realtà oggi è diversa: quando un dispositivo non funziona più, di solito finisce in cantina e poi nel dimenticatoio. Peggio ancora – purtroppo troppo spesso – viene gettato abusivamente nell’ambiente, insieme ad altri rifiuti.
Eppure le cinque categorie in cui sono raggruppati (climatizzatori, elettrodomestici definiti “grandi bianchi”, apparecchi con schermo, elettronica di consumo e corpi illuminanti) hanno già oggi spazi dedicati e predisposti che li attendono in ogni centro di conferimento.
L’attenzione ai giovani
La proposta del Coabser e di Str, con il contributo del Centro di coordinamento nazionale Raee, punta in particolare sui giovani, grazie al coinvolgimento delle scuole superiori: a ogni istituto del territorio sarà consegnato un contenitore per la raccolta, spiegando agli studenti il significato e le finalità della nuova campagna locale. Gli insegnanti avranno a disposizione kit didattici per sensibilizzare gli alunni sul tema della sostenibilità ambientale. Anche perché, tra i banchi, il materiale potenziale è tanto: calcolatrici, auricolari, mouse, caricabatterie, tablet, smartphone, alimentatori, lettori audio-video e sigarette elettroniche, solo per fare alcuni esempi.
Per quanto riguarda i Comuni, saranno messi a disposizione materiali informativi e documenti utili per programmare iniziative per promuovere la «caccia al tesoro» nascosto nei cassetti e nei garage. Ha concluso Cavallo: «Per motivi di sicurezza, è bene ricordare che in sede di conferimento dovranno essere tolte le batterie di alimentazione».
La campagna di comunicazione può essere seguita sui vari profili social di Str.
Beppe Malò
