
ALBA «Ad Alba serve un nuovo edificio scolastico per le superiori»: lo dice, senza lasciare spazio a dubbi, il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo. L’ente, alle prese con tagli su tutti i fronti, si trova a gestire 72 plessi nelle principali città della Granda, mentre le scuole dei gradi inferiori sono di competenza comunale.
Un patrimonio edilizio esteso, diversificato e spesso datato, in strutture dal valore storico, ma che implicano costi elevati di manutenzione. Non solo: gli spazi, in non pochi casi – lo sanno bene gli studenti albesi –, diventano insufficienti. Serve rimediare, ma non è semplice. La scorsa settimana, Robaldo ha partecipato a un sopralluogo nei sette istituti superiori cittadini, insieme al sindaco Alberto Gatto e agli assessori competenti. «Abbiamo deciso di avviare un nuovo metodo, con visite più ravvicinate e il confronto con le scuole, per programmare gli interventi più urgenti, in base alle risorse disponibili», dice il presidente.
Tutte le superiori albesi si trovano in edifici non certo recenti, che convivono con gli stessi problemi: da aree inagibili, come il giardino esterno del Da Vinci (su Gazzetta d’Alba, alcuni mesi fa, gli studenti avevano denunciato questa e altre criticità, ndr), ai bagni non funzionanti, come all’Enologica. Ma si parla anche di intonaci da rifare, finestre e porte non più adeguate, impianti elettrici e tetti da risistemare. Fa eccezione solo l’artistico Gallizio, inaugurato nel 2018, dove però gli spazi risultano insufficienti. Riprende Robaldo: «Purtroppo è un quadro comune a tutta la provincia. Si cerca di garantire una manutenzione costante, tramite i nostri operai, ma non è semplice. ll disagio per gli studenti è notevole: abbiamo incontrato anche i rappresentanti del Da Vinci che avevano segnalato le criticità. In tutte le scuole, ci siamo confrontati con i dirigenti: l’approccio generale mi sembra molto costruttivo».
I lavori in corso o programmati
Alcuni lavori sono già avviati o in agenda: all’Einaudi, sono in corso interventi idraulici; al Govone, si sta rifacendo il tetto; al Da Vinci, gli addetti sono all’opera per verificare e sistemare le crepe e gli intonaci, mentre sono conclusi alcuni lavori agli impianti elettrici; anche al Cocito serve mettere mano agli impianti, con un intervento ancora da affidare, mentre al Cillario Ferrero sono già conclusi; all’Enologica, bisogna procedere con il rifacimento di alcuni bagni e con la sistemazione dei tetti. Per quanto riguarda il primo aspetto, nel cortile di corso Enotria verranno sistemati alcuni container mobili con servizi igienici. «Per il cortile del Da Vinci, purtroppo c’è un problema di sicurezza: è grave, perché al momento gli studenti non hanno a disposizione alcuno spazio esterno».
Tra le buone notizie all’orizzonte, ci dovrebbe essere l’arrivo di 1 milione di euro di risorse dalla fondazione Crc su più anni, che la Provincia è pronta a raddoppiare, mettendo a disposizione la stessa cifra. E, con il venire meno del Pnrr dal 2026, torneranno disponibili altre risorse.
Conclude il presidente: «Su Alba, però, serve una risposta più incisiva». Torna così al discorso iniziale del nuovo edificio: «Non sappiamo ancora per quale istituto o dove potrebbe sorgere: il confronto con l’Amministrazione è appena iniziato».
Francesca Pinaffo
