
ALBA Le richieste dei giovani dai sedici ai vent’anni ai politici albesi sono state oggetto del lavoro svolto negli ultimi mesi dal Clan Alba 7 Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani).
A raccontare il progetto è Paolo Beoletto: «Sono il loro capoclan, ossia un educatore responsabile. Nella nostra organizzazione esiste uno strumento chiamato capitolo, durante il quale i ragazzi scelgono un argomento da approfondire. Giunti al termine, la parte più importante diventa l’azione. Nello specifico, le attività sono iniziate a dicembre e la parte finale è coincisa con “Giovani: vibes & beats”, giornata organizzata domenica 6 aprile alla zona H. Tra musica, sport e ristoro, i giovani hanno potuto incontrare realtà come Campo d’Istà, Familupis, Yepp Langhe e Döm».
Nel corso degli incontri degli ultimi mesi, i giovani «hanno elaborato un questionario per comprendere le abitudini e le esigenze dei coetanei. Pubblicato su Google forms, lo hanno diffuso tramite i loro canali e hanno chiesto ai rappresentanti di istituto di condividerlo nelle scuole. In tutto, sono arrivate duecento risposte e, dai risultati, è emerso un quadro reale dei loro bisogni».
Uno dei problemi più sentiti riguarda «l’assenza, in città, di spazi di aggregazione gratuiti, luoghi in cui si possa stare insieme senza doversi rinchiudere in un bar o in altri locali a pagamento. Ad Alba mancano anche iniziative organizzate dai giovani per i giovani, che sarebbero realizzabili con il coinvolgimento di associazioni e realtà come quelle invitate alla manifestazione “Giovani: vibes & beats”».
In più, i giovani «hanno scoperto che il Comune dispone, ogni anno, di dieci giornate per utilizzare gratuitamente i locali della zona H. Nella lettera, è stato chiesto di dedicarne almeno una agli eventi giovanili». Un’altra istanza contenuta nella missiva è incentrata «sulla necessità che il Comune di Alba metta a disposizione un referente di supporto nella realizzazione degli appuntamenti, soprattutto dal punto di vista burocratico».
Prendendo lo spunto dalle risposte al questionario, gli scout «hanno scritto una lettera rivolta al Comune, in cui espongono delle richieste e illustrano i suggerimenti. Come primo passo, il 6 aprile è stata letta a Lucia Vignolo, assessora alle politiche giovanili. Nell’aiutare a farsi carico delle petizioni potrebbe essere il neocostituito Forum Giovani».
Davide Barile
