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Due dipendenti dell’Asl Cn2 condannati per peculato e falso

Televisori, scaffali, lavatrici, rubinetteria, condizionatori e sanitari, sono alcuni dei beni che i due dipendenti dell’Asl Cn2 avrebbero sottratto al Ferrero di Verduno.

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VERDUNO Televisori, scaffali, lavatrici, rubinetteria, condizionatori e sanitari, sono alcuni dei beni che i due dipendenti dell’Asl Cn2 avrebbero sottratto al Ferrero di Verduno.

Accusati di peculato ma anche di truffa (per aver abbandonato il posto di lavoro) e uno pure di falso (per aver omesso di essere stato sottoposto a un precedente procedimento penale), i due sono stati scagionati dal reato di truffa, ma condannati per gli altri due. Il primo, braidese classe 1964, difeso dall’avvocata Giorgia Montanara, è stato condannato per peculato a dieci mesi di reclusione e il secondo, classe 1986 residente a Cherasco e difeso dall’avvocato Roberto Ponzio, a un anno per peculato e falso. A entrambi è stata riconosciuta la sospensione condizionale della pena.

 dimezza la richiesta del pubblico ministero Davide Lucignani, che era stata rispettivamente di 2 anni e di 2 anni e due mesi, ma non soddisfa comunque le difese.

Commenta Roberto Ponzio: «I beni sottratti erano destinati a una procedura di messa fuori uso e ammassati in un’area per lo smaltimento. Non avevano alcun valore economico e contestiamo quindi che possa sussistere il peculato».

Ricorda ancora Ponzio: «Non dimentichiamo che la denuncia nei loro confronti era stata mossa da soggetti coi quali i due avevano forti aspetti di tensioni».  

e.r.

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