
LANGHE Giacomo Oddero è stato un personaggio dalle intuizioni geniali, un uomo che ha dato tanto alla sua terra, le Langhe. Si deve a lui la geniale intuizione di realizzare l’acquedotto delle Langhe, per portare acqua dalle montagne del cuneese, elemento essenziale per la viticoltura.
“Sono nato nel 1926, la mia prima vendemmia è stata a 15 anni; quindi, si può dire che ho vendemmiato più di 75 volte. Ricordo la prima: c’era ancora il bue che portava a casa le bigonce piene di vino, la pigiatura si faceva in grossi tini coi piedi. Si torchiava a mano e specialmente gli ultimi pezzi, le ultime torchiature erano veramente dure e difficili ed erano fatte dagli uomini più robusti. Già allora avevo capito che il problema più grande di queste colline era la mancanza di acqua». Come dichiarava lo stesso Giacomo Oddero in una delle interviste realizzate per il progetto “Dalla Malora all’Unesco”, per la salvaguardia delle memorie del territorio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, promosso dall’editore di Radio Alba Claudio Rosso, dal fotografo Bruno Murialdo, con la collaborazione di Famija Albeisa e Fondazione Crc. Nato il 16 settembre 1926 in frazione Santa Maria di La Morra, si diploma al liceo classico ad Alba nel 1946. Nel 1950 si laurea in Farmacia a Torino, da lì in poi, per tutti, sarà “il farmacista di via Maestra”. Entra in politica intorno agli anni ’60, diventa sindaco di La Morra dal 1965 al 1970. Dal 1970 al 1987 è consigliere e assessore provinciale all’agricoltura. Dal 1976 al 1992 ricopre il ruolo di Presidente della Camera di Commercio di Cuneo e dal 1992 al 2006 quello di Presidente della Fondazione Crc. Contemporanemente, dal 1990 al 1995, è Presidente dell’Ente Turismo e Presidente dell’acquedotto delle Langhe dal 1971 al 199, inoltre è stato presidente dell’Onaf, consigliere nazionale Onav e sommelier ad honorem. «La famiglia ricorda l’impegno generoso e in particolare l’integrità di Giacomo Oddero – ci dice il nipote, Pietro Viglino – che fu davvero curatore innamorato di Alba e delle Langhe».
Il ricordo del Presidente della Regione, Alberto Cirio
«La nostra terra di Langhe e Roero perde un uomo a cui dobbiamo molto del successo che abbiamo oggi” dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio a proposito della scomparsa di Giacomo Oddero. “Un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico, consolidando lo stretto legame tra vino e territorio. Un uomo che ho avuto il piacere di conoscere da vicino e con cui ho potuto lavorare fianco a fianco, per tanti anni, nella gestione del turismo.
Nella sua esperienza professionale e amministrativa ha sempre saputo cercare e trovare un equilibrio tra le persone e tra i territori. Questa terra lo ricorda per la sua preziosa eredità e per quell’intuizione che l’ha portato alla fondazione dell’acquedotto delle Langhe che è stato alla base della crescita e dello sviluppo di questo territorio. Alla sua famiglia e ai suoi cari la vicinanza e il ricordo mio e di tutto il Piemonte».
Il pensiero del Presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo
«Desidero esprimere a nome mio personale e dell’amministrazione provinciale la più grande vicinanza alla famiglia Oddero. Con la scomparsa del Dottor Giacomo Oddero la nostra terra perde uno degli uomini di più grande rilievo, spessore umano e culturale. Con la sua lungimiranza, la sua capacità di visione, la sua integrità e la serietà del suo impegno ha contribuito in maniera determinante al raggiungimento dell’attuale livello di sviluppo e benessere del cuneese, come testimoniato dalla creazione dell’ Acquedotto delle Langhe. Ricordo, a livello personale, la stima per lui nutrita anche a livello familiare e vado con la memoria alle parole di mio papà».
Il commento della sindaca di La Morra, Marialuisa Ascheri
«La scomparsa di Giacomo Oddero ci colpisce profondamente perchè perdiamo un uomo che ha dedicato tutta la vita all’impegno pubblico, a partire dal mandato di Sindaco della sua amata La Morra, alle altre Istituzioni che ha poi presieduto. Un uomo di alti ideali e di grandi idee che ha fortemente contribuito al progresso economico e culturale del nostro territorio.
Un uomo saggio che, con rara eleganza umana e professionale, ha segnato il cammino del suo paese nativo e della Provincia Granda. Il suo spirito e la sua arguzia li ritroviamo nel nipote Pietro che ne ha raccolto il testimone e riveste ora la carica di Vicesindaco di La Morra. Ci stringiamo a lui e alla sua famiglia in questo triste momento». Anche la sindaca di La Morra, Marialuisa Ascheri, ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì 23 aprile, giorno del funerale del dottor Giacomo Oddero.
Le parole del Sindaco di Alba, Alberto Gatto
«In questo triste giorno, è mancato anche il dottor Giacomo Oddero, cittadino albese, insignito della medaglia d’oro della nostra città nel 2007. Giacomo Oddero è stato un padre straordinario della nostra Langa. A lui si deve la realizzazione dell’acquedotto delle Langhe che cambiò volto alla nostra terra. Uomo delle Istituzioni, uomo del vino, farmacista in via Maestra. In tutti gli ambiti ha sempre ricevuto la stima di tutti. Una stima conquistata con impegno, integrità e lungimiranza. Un uomo visionario il cui contributo per il nostro territorio è un lascito inestimabile, da custodire. Ci stringiamo con commozione e rispetto accanto ai cari e ai familiari». Intanto, il sindaco di Alba ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì 23 aprile, giorno del funerale del dottor Giacomo Oddero. In concomitanza con la cerimonia funebre, dalle 10 alle 12 di mercoledì 23 aprile, il sindaco albese invita tutti i concittadini, gli enti, le associazioni locali e gli imprenditori a esprimere nelle forme più opportune il cordoglio in occasione del lutto per la scomparsa di uno degli artefici dello sviluppo socioeconomico di Alba e di tutta la Provincia di Cuneo. Nello stesso giorno, durante le esequie, saranno a mezz’asta le bandiere degli edifici pubblici albesi, già abbassate da martedì 22 aprile per la scomparsa di Papa Francesco.
La dichiarazione di Piercarlo Adami, presidente Onaf
«Con profonda commozione ricordiamo la figura di Giacomo Oddero, primo presidente di ONAF e uomo di straordinaria visione. È grazie alla sua intuizione, maturata mentre ricopriva il ruolo di presidente della Camera di Commercio di Cuneo, che nel 1989 nacque l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio. Un’intuizione pionieristica, capace di anticipare i tempi e di rispondere al bisogno di valorizzare il formaggio italiano come patrimonio culturale oltre che gastronomico.
Oddero fu il primo a credere che il formaggio meritasse una figura professionale dedicata, capace di raccontarlo, valutarlo, promuoverlo. E lo fece con lo stile che lo ha sempre contraddistinto: concretezza, passione per il territorio e uno sguardo lungimirante. Ha guidato ONAF come presidente dal 1989 al 1996, imprimendo una direzione chiara e profonda, che ancora oggi ispira la nostra attività.
A lui va il nostro più sentito ringraziamento. ONAF è nata dalla sua visione a Cuneo e oggi è diffusa in tutta Italia, con 44 Delegazioni. La sua eredità vive in ogni nostra iniziativa, in ogni assaggio, in ogni socio che porta avanti la cultura del formaggio italiano con competenza e orgoglio».
Il ricordo di Mariano Rabino, presidente dell’Ente turismo Langhe Monferrato Roero
«Amante e profondo conoscitore delle nostre colline, delle sue tradizioni e della sua vocazione enogastronomica, Giacomo Oddero è stato il primo presidente dell’Ente Turismo dal 1996 al 1999. Con le sue straordinarie capacità di uomo politico e le intuizioni di chi già immaginava un futuro turistico per il nostro territorio, ha contribuito a mettere le basi per costruire la nuova economia che oggi tutti conosciamo, tanto importante per la crescita e il benessere di Langhe Monferrato Roero».
Il ricordo di Giuliano Viglione e Fabrizio Pace, presidente e direttore dell’Aca
Andrea Olimpi
