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Melissa Ghezzo e la sua testimonianza a Sabato in diretta su Rai1: la lotta contro la discriminazione e l’obesità

Melissa Ghezzo e la sua testimonianza a Sabato in diretta su Rai1: la lotta contro la discriminazione e l'obesità

TV Ieri, sabato 5 aprile, la fotografa albese Melissa Ghezzo è stata ospite di Emma D’Aquino nella trasmissione “Sabato in diretta” su Rai1, insieme a Ezio Di Flaviano, nutrizionista e responsabile di reparto dell’U.O. della riabilitazione delle obesità gravi e dei disturbi dell’alimentazione presso il Policlinico di Abano Terme, Padova, e presso la Casa di cura Villa Igea ad Ancona. Il tema centrale dell’incontro è stato il riconoscimento ufficiale dell’obesità come una malattia cronica, grazie a un disegno di legge promosso da Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati. La legge, che si appresta ad essere approvata, include l’obesità nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), garantendo così cure specifiche per i pazienti affetti da questa patologia.
Melissa, conosciuta anche per il suo impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’obesità e della grassofobia, ha condiviso con il pubblico la sua esperienza e il suo intervento di grande impatto sociale. Lo scorso mese di febbraio, infatti, la fotografa ha dato vita a un esperimento sociale in piazza Carignano, a Torino, con un cartello che recitava “SONO OBESA, MI ABBRACCERESTI?”. Bendata e con il suo cartello, Melissa ha invitato i passanti a riflettere su come il giudizio e le discriminazioni possano influenzare la vita di chi vive questa condizione. L’esperimento ha suscitato una risposta empatica da parte della comunità, con numerose persone che hanno deciso di abbracciarla, nonostante la sua condizione.

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«Ho pensato a questa iniziativa per testare la sensibilità delle persone verso una persona obesa, perché negli ultimi anni sto trovando un peggioramento nei comportamenti, una discriminazione più marcata. Quindi ho voluto provare e vedere come reagivano le persone. Il risultato è stato sorprendente e ho visto che più donne rispetto agli uomini sono corsi ad abbracciarmi», – ha dichiarato Melissa nel corso della trasmissione. Ma non si è trattato solo di un esperimento sociale. Melissa ha anche parlato della sua personale esperienza con l’obesità e del percorso che l’ha portata a scegliere una soluzione medica drastica. «Io non sono mai stata magrissima, ma non sono mai stata così tanto grassa. Sono arrivata a pesare 130 chili. Poi, una settimana dopo l’iniziativa, mi sono sottoposta a un intervento grazie all’associazione di Torino Small Mai Più Obesi, che mi ha aiutata ad affrontare una sleeve, ovvero la riduzione dell’80% dello stomaco. È stata una decisione sofferta, perché anni fa ero più scettica, ma mi sono resa conto che l’intervento è solo il punto di partenza. Inizialmente ho perso 11 chili, ma ora sono in una fase di stallo. Sono consapevole che non è un intervento risolutivo, è solo uno strumento come lo è il farmaco. È necessario uno stile di vita appropriato e una giusta dieta. La forza di volontà è la prima cosa per venirne fuori», ha aggiunto.

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L’iniziativa di Melissa Ghezzo non solo ha messo in luce un problema sociale spesso trascurato, ma ha anche dimostrato come la gentilezza e l’empatia possano superare i pregiudizi. In un mondo dove il giudizio esterno è spesso influenzato da stereotipi e discriminazioni, il gesto di Melissa ha portato un messaggio di speranza e solidarietà, ribadendo l’importanza di trattare ogni individuo con rispetto e comprensione. L’intervento della fotografa e il sostegno al disegno di legge che riconoscerà l’obesità come malattia cronica segnano un passo significativo verso una maggiore attenzione e cura per le persone che convivono con questa patologia, non solo dal punto di vista medico, ma anche sociale.

Alice Ferrero

 

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