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Per Rabino aria di riconferma all’Ente turismo Lmr, ma la politica potrebbe metterci lo zampino

L'8 maggio è convocata l'assemblea dell'Ente turismo e, secondo alcune voci, il presidente della Regione Cirio non sarebbe molto favorevole alla riconferma di Rabino

Mariano Rabino

IL RETROSCENA Entra nel vivo la corsa per l’ente Turismo Langhe, Monferrato, Roero. Il Consiglio di amministrazione, eletto il 28 aprile 2022, è in scadenza. La votazione per il rinnovo sarà l’8 maggio in sala Riolfo. Secondo lo statuto, i membri potranno essere rieletti per un ulteriore triennio. Si apre così un’altra possibilità per il presidente Mariano Rabino, affiancato da Giovanni Minetti, amministratore delegato, e dai consiglieri Micaela Soldano, Elisabetta Grasso e Massimo Borrelli.

L’attuale Consiglio si presenta con una media annuale di un milione e mezzo di presenze turistiche. Contattato sul tema, Rabino si è limitato a dire: «Confermo che siamo a disposizione. Pensiamo di aver fatto del nostro meglio e percepiamo apprezzamento per il lavoro svolto. Detto questo, attendiamo con serenità la decisione dei soci».

La riconferma, visti i risultati, potrebbe essere una formalità. Ma non mancano le incognite. La prima riguarda la rappresentatività territoriale: da tempo si rincorrono voci sul desiderio degli astigiani di avere la presidenza. Riccardo Origlia, assessore al turismo del Comune di Asti, si limita a dire: «Auspichiamo che si possa continuare con la stessa squadra. Di certo, per l’elezione, entrano in gioco molti fattori, ma se dipendesse da me riconfermerei l’intero Consiglio di amministrazione». La politica, però, non è così trasparente. Rabino ha abbandonato da alcuni anni ogni incarico, ma porta con sé qualche fardello.

Alle Amministrative ha appoggiato la candidatura di Carlotta Boffa, la cui posizione in Consiglio comunale è di stretta vicinanza alla maggioranza del sindaco Alberto Gatto. Tra quest’ultimo e Rabino, sembra esserci armonia. Più tesi i rapporti con il centrodestra, che in città sembra non aver perdonato la scelta di Boffa di correre contro Carlo Bo. La briga potrebbe restare circoscritta alla politica locale, se non fosse che Alberto Cirio, presidente della Regione, è albese e, a detta di alcuni, vendicativo. Il veto della Regione potrebbe così estendersi a Comuni, come Asti, amministrati dal centrodestra. Con buona pace di Origlia.

Tra i nomi che circolano per la presidenza c’è Liliana Allena, che a gennaio ha lasciato la presidenza dell’ente Fiera del tartufo e che sarebbe pronta a rimettersi a disposizione del territorio. Per preservare l’immagine dell’ente Turismo, difficilmente si arriverà allo scontro in campo aperto e il nuovo presidente sarà eletto all’unanimità. Dietro le quinte, la guerra potrebbe essere dura. Pallottoliere alla mano, se la Regione farà la voce grossa le speranze per Rabino saranno poche.  

d.ba.

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