
ASTI È in pensione dal 1° aprile il dottor Maggiorino Barbero, direttore del dipartimento di ostetricia e ginecologia all’ospedale cardinal Massaia di Asti. Dal 1998 alla guida del reparto che ha raggiunto livelli di eccellenza nel punto nascita, nell’oncologia ginecologica e nella procreazione medica assistita, prossimo ai 40 anni di servizio Barbero ha lasciato il doppio incarico di direttore del dipartimento materno infantile dell’Asl At e di primario del reparto di ostetricia e ginecologia (ruolo che ha ricoperto ininterrottamente dal 1998).
«In questi 25 anni, abbiamo assistito a cambiamenti epocali nel campo medico e, in particolare, nell’ambito ostetrico e ginecologico. Passi da giganti ha fatto l’oncologia ginecologica per merito dei programmi di screening per la prevenzione del tumore alla mammella e di quello alla cervice uterina (neoplasia che grazie alla vaccinazione contro il Papilloma virus avrà una riduzione ancora più drastica). Inoltre, l’innovazione delle tecnologie in ambito diagnostico e terapeutico, in particolare sulla chemioterapia, oggi consente a una donna di poter condurre una gravidanza anche in seguito a una neoplasia che abbia interessato la sfera genitale», ha spiegato Barbero.
La struttura complessa è sede della breast unit e rappresenta l’hub dell’oncologia ginecologica del quadrante Sud-est: vengono eseguiti più di 250 interventi per neoplasie mammarie e oltre 100 interventi per quelle ginecologiche all’anno. Il reparto è punto di riferimento a livello regionale e nazionale, vantando una delle casistiche più importanti nei trattamenti a radiofrequenza per le neoplasie preneoplastiche e inizialmente invasive del collo dell’utero, con particolare attenzione alle terapie fertility sparing.
Grande attenzione viene riservata all’attività formativa sia in loco sia attraverso l’organizzazione di un corso annuale (giunto alla XX edizione) certificato dall’European federation of colposcopy come corso avanzato.
Il punto nascita del cardinal Massaia è il quarto in Piemonte per numero di parti. Tra le eccellenze, si segnala il centro per la procreazione medica assistita, che «ha raggiunto percentuali di successo sovrapponibili o superiori a quelli dei centri più strutturati attivi in Italia. Tutti i risultati di qualità sono stati possibili grazie a un gruppo di persone (medici, ostetriche, infermieri, Oss e personale amministrativo) preparate, motivate e dotate di grande entusiasmo, che hanno lavorato in collaborazione e in armonia con l’intero reparto e che ringrazio con affetto», ha sottolineato Barbero.
«Ai giovani medici assunti e agli specializzandi dico di non perdere mai la voglia di imparare, migliorarsi e coltivare il rispetto assoluto per le pazienti. Sono certo che i miei collaboratori più anziani, la cui capacità clinica e professionale ha raggiunto standard di elevatissima qualità, non perderanno mai la voglia di trasmettere ai giovani quello che hanno imparato e maturato negli anni», ha aggiunto l’ex primario.
«Da parte mia, resterò a completa disposizione per qualsiasi necessità», ha concluso Barbero. L’Asl ha già bandito il concorso per la nomina del nuovo primario; nelle more dell’assegnazione del ruolo è stato nominato responsabile facente funzioni il dottor Marco Cannì.
Manuela Zoccola
