
ALBA – La storia della Confartigianato Cuneo inizia ottant’anni fa e, oggi, l’ente conta in totale oltre novemila associati, che fanno riferimento agli uffici di zona del capoluogo, ma anche di Alba, Borgo San Dalmazzo, Bra, Carrù, Ceva, Dogliani, Dronero, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano.
Per celebrare la ricorrenza, venerdì 9 maggio alle 18.30, verrà tagliato il nastro della mostra “L’artigianato che verrà. Visioni dal presente al futuro”. Ospitata al palazzo Banca d’Alba e organizzata con il sostegno dell’Istituto di credito, resterà visitabile tutti i fine settimana di maggio e il 2 giugno, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
A parlarne è Luca Crosetto, presidente provinciale degli artigiani e della Camera di commercio: «Abbiamo voluto riproporre alcune delle attività svolte negli ultimi anni, dal progetto “Raccontare l’artigianato” al percorso dei “Creatori di eccellenza”. Cifra distintiva del nostro settore è, da sempre, il fare bene, un’eredità che si alimenta di tradizione e di saperi condivisi tra generazioni. Negli ultimi decenni, l’artigianato ha anche saputo scrollarsi di dosso l’immagine vetusta della bottega, integrando il sapere dei padri con un potente slancio verso l’innovazione. Sistemi robotizzati, intelligenza artificiale e automazione guidano la corsa verso il domani e gli artigiani si confermano protagonisti del cambiamento».
Ha aggiunto Daniela Balestra, vicepresidente vicaria di Confartigianato Cuneo e componente del Consiglio di amministrazione di Banca d’Alba: «In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale, Confartigianato sceglie di celebrare l’intelligenza artigiana, vero cuore pulsante del made in Italy. È la capacità tutta umana di dare anima ai prodotti, unendo genio creativo e manualità».

A entrare nei dettagli dell’esposizione è Danilo Manassero, architetto e curatore dell’allestimento: «Il visitatore percorre un cammino attraverso le lavorazioni artigiane. Si parte da approfondimenti su otto ambiti di lavoro: pietra, legno, metallo, ceramica, vetro, moda, cibo e innovazione tecnologica. Confartigianato è la casa di tutti gli artigiani, per cui i mestieri possono essere molto diversi fra loro. Per spiegare le varie attività, ci saranno delle fotografie di qualità che ne illustrano le fasi, dalla ricerca del materiale al prodotto finito. A corredo, i visitatori potranno ammirare illustrazioni ispirate all’Encyclopédie di Denis Diderot e Jean Baptiste Le Rond d’Alembert, oltre a tavole relative alle ipotesi su come, in futuro, si svolgeranno le professioni artigiane, una vera sfida».
Tra gli oggetti tangibili saranno presenti legno, ceramica e altri materiali. In più, sempre nell’ottica di spiegare come evolveranno i mestieri, ci sarà un’area dedicata a tecnologie come gli esoscheletri, che permetteranno agli addetti di spostare carichi pesanti, e la stampante tridimensionale. «Quest’ultima sarà in funzione per mostrarne l’uso a supporto della creatività: diversamente da quanto si crede, è qualcosa di molto diverso rispetto alla produzione industriale in serie», aggiunge Manassero. «Infine, tramite la realtà immersiva data dai visori tridimensionali, si conoscerà il mondo artigiano a 360 gradi, dalla materia prima al consumatore. È un modo per scoprire la filiera dei materiali: rispetto alle industrie che si riforniscono in capo al mondo, sovente arrivano da luoghi vicini a noi. Basti pensare, per esempio, alla nota pietra di Luserna».
Davide Barile
