
BRA Il mese mariano di maggio sta volgendo al termine e la Chiesa propone la festa di Maria Ausiliatrice, la Madonna di don Bosco, come la chiamavano i torinesi dell’ottocento.
La presenza a Bra dei Salesiani dal lontano 1959 fa si che la devozione Maria Ausiliatrice sia ben radicata. In questo mese di maggio, come ha più volte ricordato il direttore della casa braidese don Riccardo Frigerio, andando su e giù ogni sera per la recita del Rosario, sempre molto praticato e partecipato: «Si sono seminate tante Ave maria e tante preghiere nel cortile».
Domenica 25 maggio si è svolta la processione di Maria Ausiliatrice, presieduta dal vescovo emerito di Biella, monsignor Gabriele Mana. È partita dei cortili dell’istituto salesiano e ha percorso alcune vie del quartiere Oltreferrovia: via San Giovanni Bosco, via Europa, corso IV novembre, via Pertini, via Boetto, via XXIV aprile, via Piumati, viale Rimembranze, addobbate a festa come ogni anno, e ritorno nei cortili dell’Istituto dove si è terminata con la buonanotte del vescovo e con la benedizione di Maria Ausiliatrice.
Sono state presenti anche le autorità cittadine, guidate dal sindaco, Gianni Fogliato, le due confraternite braidesi, i Battuti bianchi e neri e il clero cittadino. Presenti alla processione con i ragazzi che domenica 18 maggio hanno ricevuto 2e. Il mese di maggio termina, il Rosario continuerà ancora la prossima settimana fino al 31 maggio, ma come diceva don Bosco: «Pregate Maria Ausiliatrice con il Rosario e saprete cosa sono i miracoli», la preghiera continua.
La chiusura del mese mariano a Bra. Bandito organizza pellegrinaggio a piedi a Terrapini
Venerdì 30 maggio alle 21 pellegrinaggio mariano verso la chiesa di Terrapini, dedicata all’Annunciazione di Maria. Si parte alle 20.45 dalla parrocchia e si sale a Terrapini dove alla 21 si è recitato il Rosario e poi un momento di festa. In caso di maltempo ci si fermerà a Bandito.
Anche Ca’ del Bosco chiude il mese mariano
Venerdì 30 maggio, anche la piccola e spesso silenziosa frazione di Ca’ del Bosco renderà omaggio alla Vergine Maria con un momento semplice ma profondamente sentito: una processione serale per concludere il mese mariano.
La comunità si radunerà al pilone della pace, luogo in cui, per molte sere del mese di maggio, si è recitato il Rosario. Da lì, la processione con le fiaccole si muoverà fino alla chiesa dedicata alla Vergine Assunta, un luogo sacro che ha conosciuto giorni difficili – dagli atti vandalici di qualche anno fa a cui nessuno ha saputo dare un volto, fino al danneggiamento nel 2019 del campanile colpito da un fulmine – ma che oggi spera di vedere un nuovo inizio.
Intanto c’è speranza che presto possano iniziare i lavori di ristrutturazione del campanile, segno tangibile di un desiderio di rinascita, non solo architettonica ma spirituale. Nel clima del Giubileo della speranza, anche Ca’ del Bosco sembra voler rialzare lo sguardo. Un piccolo gesto, una “fiammella di fede” che torna a brillare, come profetizzava Isaia: «Non spegnerà il lucignolo fumante, finché non abbia fatto trionfare la giustizia. E nel nome di lui le genti spereranno» (Is 42,3).
Lino Ferrero
