
DAVID DI DONATELLO – C’è anche un braidese tra i premiati alla cerimonia dei David di Donatello di ieri sera, 7 maggio: lo sceneggiatore Stefano Sardo ha portato a casa la statuetta per la migliore sceneggiatura non originale per l’Arte della Gioia, il film pluripremiato diretto da Valeria Golino. Una sceneggiatura firmata con Francesca Marciano, Valia Santella e Luca Infascelli.
L’arte della gioia, tratto dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, è andato in onda su Sky original. Al centro, la vita di Modesta (interpretata dalla giovane Tecla Insolia, che si è aggiudicata il David come migliore attrice), che nasce in una famiglia povera ed entra in convento. La sua è una figura che cerca la felicità, senza subire le regole precostituite.
Nel ritirare il premio, Sardo ha lanciato un messaggio importante: «Noi abbiamo rubato la nostra parte di gioia, non dimentichiamoci che c’è chi sta rubando la gioia, la libertà e la vita a un sacco di gente dall’altra parte del mare. Pensiamoci un secondo», ha detto, tra gli applausi.
Il video della premiazione
Chi è Stefano Sardo
Classe 1972, nato a Bra, Sardo è un regista, sceneggiatore e musicista. Laureato a Torino, ha iniziato la sua carriera nel mondo della sceneggiatura. Ha lavorato sia per il cinema che per la televisione. Tra le sue ultime sceneggiature, le serie televisive 1992, 1993, 1994. Nel 2023, ha anche lavorato a I leoni di Sicilia, serie adattamento dell’omonimo romanzo. Con all’attivo premi e riconoscimenti, dal 2017 al 2023 è stato presidente dei 100autori, la principale associazione dell’autorialità cinetelevisiva italiana.
f.p.
