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L’Arcivescovo Franco Moscone esprime il suo pensiero su Papa Leone XIV

“Penso che sia il giusto continuatore dello stile del pontificato di papa Francesco”

L’Arcivescovo Franco Moscone esprime il suo pensiero su Papa Leone XIV 2
di Andrea Olimpi

PAPA LEONE XIV – Abbiamo raggiunto a Vieste, S.E.R Monsignor Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, a cui abbiamo chiesto il suo punto di vista riguardo l’elezione di Papa Leone XIV.

L’intervista

“Ho conosciuto papa Leone XIV – ci racconta l’Arcivescovo Franco Moscone – negli anni in cui svolgevo la funzione di Superiore Generale, anche lui partecipava agli incontri semestrali dell’Unione dei Superiori Generali degli ordini religiosi. Lo ricordo come una persona abbastanza silenziosa e riflessiva, con alcuni interventi senza dubbio di rilievo. Da Vescovo non ho più avuto modo di incontrarlo, anche perché giunto a Roma non più di due anni fa. Sono contento della scelta della sua persona, perché in qualche modo, a mio giudizio, è un continuatore dello stile del pontificato di papa Francesco. Non dimentichiamo che il nome, Leone, è il nome del primo compagno di San Francesco, frà Leone, che lo seguì e lo accompagnò lungo tutta la vita e chiuse gli occhi di Francesco morente ad Assisi. Ho visto pochi che hanno sottolineato questo aspetto, andando immediatamente al nome e al famoso Papa Leone XIII, il papa della Rerum Novarum, dell’apertura alla modernità, il primo papa post papa Re, il primo papa della modernità, che ha dovuto fare i conti con l’oggi. Un papa che ha aperto agli operai. Penso che papa Leone XIV continui questa linea che ormai la Chiesa ha intrapreso da un secolo e mezzo, che è il dialogo con il mondo contemporaneo, che per noi è diventato, rispetto a Leone XIII, un mondo globalizzato, una casa piccola e comune per tutti. Mi ha impressionato, ieri, che abbia iniziato con degli appunti scritti e abbia detto le prime parole del Risorto: Pace a Voi e abbia ripetuto la parola pace, lungo il breve discorso, almeno otto volte e insieme alla pace il bisogno di incontrarsi, di dialogare, di costruire continuamente ponti e non muri, di cercare la modalità di abbracciarci e di fare comunione. Ringrazio io Signore per averci dato un Papa così, che sta nella continuità e allo stesso tempo ci aiuta con sicurezza a guardare avanti, come ha sottolineato, annunciando il Vangelo nella sua totalità. Anche il richiamo a Maria, lo avvicina al Papa San Giovanni Paolo II, di cui di sicuro ne è un ammiratore e profondo continuatore. Mi sembra che lo Spirito Santo, nella diversità, dei pontefici che si sono susseguiti, ci indichi anche una continuità di percorso e di cammino, di dialogo e di vera sinodalità. Invito veramente tutti ad accogliere il nuovo Papa con gioia. La gioia e segno di vero Vangelo”.

Chi è Franco Moscone

S.E.R Monsignor Franco Moscone, è stato recentemente all’attenzione della stampa, per il discorso pronunciato a Bari durante un evento pubblico, in cui ha dichiarato: “Dal 1947 che la striscia di Gaza e la Palestina, sono un campo di concentramento a cielo aperto e dal 7 di ottobre 2023, sono diventate un campo di sterminio a cielo aperto. Con il silenzio del Mondo e con il silenzio dell’Europa”. A seguito del quale è stato accusato di antisemitismo dall’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Yaron Sideman, ma ha ricevuto per contro la solidarietà della conferenza episcopale pugliese e di gran parte della stampa stessa.

Franco Moscone originario di Serralunga d’Alba, nasce ad Alba il 10 dicembre del 1957. Si è formato prima nel collegio vocazionale di Cherasco, presso la congregazione dei padri somaschi, successivamente ha conseguito il baccalaureato presso il Pontificio ateneo Sant’Anselmo a Roma e nel 1991 la laurea in lettere e filosofia presso l’Università degli Studi di Torino.

Nel novembre 2018 è stato nominato arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo da papa Francesco ed è membro della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese. È Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Casa Sollievo della Sofferenza”, “ospedale religioso classificato” ad elevata specializzazione e Direttore Generale della “Associazione Internazionale dei Gruppi di Preghiera” di Padre Pio.

 

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