
ACCOGLIENZA Dopo l’assemblea dei soci dell’ente turismo Langhe, Monferrato, Roero, in programma giovedì 8 maggio, in sala Riolfo, si saprà se Mariano Rabino e i membri del Consiglio di amministrazione saranno confermati. Con Rabino, nel 2022 sono stati eletti Giovanni Minetti, che è amministratore delegato, e Micaela Soldano, Elisabetta Grasso e Massimo Borrelli.
Per restare in carica un ulteriore triennio, il successore di Luigi Barbero ha dalla sua i numeri del turismo tra le colline del basso Piemonte. Con una media annuale di circa 700mila arrivi, equivalenti a un milione e mezzo di presenze turistiche, la logica imporrebbe la continuità.
A decidere sono, con quote proporzionali, i soci pubblici e privati. La maggioranza relativa è detenuta dalla Regione con il 33,35 per cento. Seguono i Comuni di Alba (10,18), Bra (7,57), Asti (5,2), l’Unione dei Comuni colline di Langa e del Barolo (4,21), Cherasco (2,14) e l’Unione montana Alta Langa (1,86). Tra i soci privati, l’Aca ha il 2,79 per cento, Banca d’Alba il 2,07, Intesa Sanpaolo l’1,79 e la fondazione Cassa di risparmio di Asti l’1,79.
Le velleità astigiane di avere un proprio rappresentante al vertice paiono essersi sgonfiate, ma su Rabino incombe la mannaia di una ripicca politica. Perdonerà il presidente Cirio l’appoggio di Rabino alla candidatura di Carlotta Boffa alle amministrative albesi, scelta che ha contribuito in parte alla sconfitta di Carlo Bo?
Davide Barile
