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Nell’Asl Cn2 gli infortuni e le morti sul lavoro sono in calo anche in agricoltura

Nell'Asl Cn2 gli infortuni e le morti sul lavoro sono in calo
©Confagricoltura Cuneo

NELLA GRANDA «Siamo in controtendenza, nel 2024 e nei primi mesi del 2025 nel territorio dell’Asl Cn2 non abbiamo avuto alcun infortunio mortale», dice soddisfatto il direttore dello Spresal (servizio prevenzione e sicurezza del lavoro) Giuseppe Calabretta.

Un risultato anticipato dai valori dell’ultimo decennio: «abbiamo registrato un progressivo calo dell’incidenza sia tra gli infortuni totali che tra quelli mortali, nonostante il nostro territorio sia a vocazione agricola e ad alto indice infortunistico».

Un esito raggiunto grazie al lavoro e alla collaborazione di molte associazioni di categoria e sindacati. «Non dobbiamo dimenticare che il calo dell’incidenza è frutto anche dell’introduzione dei piani mirati di prevenzione, previsti dal piano regionale». Calabretta aggiunge: «Questo non vuol dire che si possa abbassare la guardia. Dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione e a investire nella prevenzione e nella formazione qualificata degli operatori per incrementare la cultura della sicurezza».

Per questo gli operatori dello Spresal propongono giornate formative soprattutto nelle scuole, «parliamo ai giovani che saranno i futuri lavoratori e datori per incrementare tra loro la consapevolezza che, durante l’attività lavorativa, ci sono sempre dei pericoli da affrontare. Non esiste il livello zero, i rischi residui vanno gestiti», aggiunge il direttore Spresal. Anche perché, «quando registriamo un infortunio sul nostro territorio, la maggior parte delle volte riguarda il settore agricolo e ha conseguenze gravi».

Per anni le azioni di prevenzione e l’aumento della sicurezza sul luogo di lavoro hanno viaggiato di pari passo con lo sviluppo tecnologico dei macchinari o degli impianti. «Oggi abbiamo deciso di focalizzarci sul comportamento del lavoratore. Anche con macchinari tecnologicamente avanzati serve rispettare le regole. Se non si usano in modo congruo, per esempio se non si allacciano le cinture di sicurezza, il rischio resta comunque alto», spiega.

Il calo degli infortuni è registrato anche da Confagricoltura Cuneo, secondo cui «sono i numeri a certificare l’impegno delle aziende agricole in questi anni sul tema prioritario della sicurezza sul lavoro. È un percorso che richiede una mole ingente di risorse per essere portato avanti, penso soprattutto al rinnovo del parco macchinari, ma anche alla necessaria opera di formazione degli addetti», aggiunge Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte.

I dati dell’ultimo quinquennio dell’Inail (2018-2022) evidenziano che gli incidenti in danno ai dipendenti agricoli a livello nazionale sono sensibilmente diminuiti, a parità di occupati. Nel 2022 si è registrato un decremento del 21,5% rispetto al 2018. Questo trend è rispecchiato anche a livello provinciale. In Granda gli infortuni sul lavoro denunciati sono passati da 8.272 del 2018 ai 7.237 del 2023 (-12,5%). In agricoltura si constata un calo più marcato (-24,5%,), frutto della diminuzione di infortuni dai 1.141 del 2018 agli 861 del 2023; un analogo andamento caratterizza anche le denunce per malattie professionali nel settore primario, scese da 147 a 102 nel periodo 2018-2023.  

e.r.

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