
ALBA – Nella mattinata del 28 maggio i Carabinieri della Compagnia di Alba, sotto la guida del Capitano Giuseppe Santoro, hanno eseguito otto ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini di origine africana accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nell’area della stazione ferroviaria albese.
L’operazione “Restyling 2”
L’indagine, denominata “Restyling 2“, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, segue una precedente operazione del luglio 2024 chiamata “Restyling“, che aveva portato alla chiusura preventiva del “Residence della Stazione” e al divieto di dimora in provincia per cinque soggetti.
Monitoraggio costante della zona
Dopo la prima operazione, i Carabinieri hanno mantenuto alta l’attenzione sull’area, ottenendo dalla Questura di Cuneo la chiusura temporanea del “Bar della Stazione“, luogo di ritrovo abituale di persone già note alle forze dell’ordine. A gennaio scorso, l’arresto in flagranza di due persone aveva dato un ulteriore impulso all’attività investigativa.
Giovani e giovanissimi tra gli acquirenti
Nel corso delle indagini è stato riscontrato un significativo aumento di clienti giovani e giovanissimi. Alcuni di loro erano apparsi come comparse in un video musicale rap girato proprio nell’area della stazione, realizzato dagli stessi giovani destinatari delle misure cautelari. Il video aveva come tema l’integrazione sociale e la diversità culturale nella città.
I luoghi dello spaccio e del ritrovo
Gli spacciatori, prevalentemente senza fissa dimora, agivano autonomamente o in collaborazione tra loro, principalmente nel pomeriggio fino al tramonto. Al termine della giornata, si rifugiavano in vari appartamenti, nella ex centrale del latte abbandonata lungo il fiume Tanaro e nel CPPA di Via Pola, tutti luoghi perquisiti dai militari con il supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza.
Sequestrate sostanze stupefacenti
Durante le operazioni del 28 maggio sono stati sequestrati 6 dosi di hashish, 43 dosi di crack (25 grammi complessivi), 41 dosi di marijuana (233 grammi), bilancini di precisione, denaro contante e materiale per il confezionamento.
Misure cautelari e prossimi sviluppi
Quattro dei fermati sono stati trasferiti in carcere, mentre agli altri quattro è stato imposto il divieto di dimora nella Provincia di Cuneo. Le loro posizioni verranno ora approfondite dall’Autorità Giudiziaria, che ne valuterà le responsabilità nel corso del processo.
Fonte: LEGIONE CARABINIERI “PIEMONTE E VALLE D’AOSTA” – COMANDO PROVINCIALE DI CUNEO
