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La storica traversata del Tirreno: 36 km in mare aperto

La seconda edizione di "Pensavo peggio" ha visto vincere 2 albesi nella staffetta a due. Hanno partecipato anche atleti da Bra e Bossolasco

di Mirea Chiara Grimaldi

NUOTO «Alla fine della gara non abbiamo detto “pensavo peggio”. È stata una sfida molto impegnativa», inizia così il commento di Michele Drocco, che il 14 giugno ha partecipato alla seconda edizione di “Pensavo peggio”, la traversata di 36 chilometri da Ponza a San Felice Circeo. Hanno gareggiato due atleti di Alba, cinque di Bra e Giulia Travaglio, di Bossolasco. La vittoria di categoria è stata tutta albese: Michele Drocco e Fabio Giordano si sono aggiudicati la staffetta a coppie, con il tempo di 8 ore, 13’ e 6”. 

I nuotatori di Alba, Bra e Bossolasco che hanno gareggiato nel Tirreno

L’appuntamento ha richiamato la storica nuotata che vedeva negli anni ’80 e ’90 atleti sfidare il Tirreno. La grande novità di questa edizione è stata la formula a staffetta, per coinvolgere più atleti. Hanno partecipato 50 nuotatori, con solo due tentativi di traversata solitaria.

Michele racconta che la gara è stata molto più impegnativa di quanto pensassero. «Le condizioni del mare erano particolari, c’era molta foschia e per 15 chilometri non vedevo nulla». L’aspetto più critico, prosegue Drocco, non è stato nuotare: «Facevamo un’ora a testa e seguivamo l’altro con una barca, ma il mio mal di mare ha reso il tutto ancora più difficile».

Foto del mare scattata durante l’evento

Per prepararsi i concorrenti si sono allenati almeno cinque giorni a settimana, facendo sempre più chilometri, nonostante nuotare in mare sia molto diverso rispetto alla piscina.

«Il prossimo anno vorrei fare la traversata di Alcatraz: una prova epica a causa del mare freddo e mosso», conclude Michele.

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