
CUNEO – È stato condannato a tre anni e otto mesi di carcere l’uomo di 27 anni ritenuto responsabile di un’aggressione ai danni di un giovane omosessuale di Cuneo; la giudice ha però escluso l’aggravante della discriminazione sessuale.
L’episodio era avvenuto nel 2023 in piazza Boves, uno dei luoghi della movida cittadina. All’origine un gesto interpretato come provocatorio dall’aggressore, un cittadino albanese domiciliato a Fossano: aveva visto il ragazzo, a braccetto con un amico, soffiare un bacio sulla guancia di quest’ultimo e si era scagliato contro di lui gridando insulti omofobi poiché riteneva che il bacio indirizzato a lui.
La vittima, colpita con calci e pugni, ne era uscita con una frattura alla clavicola, un trauma cranico e una prognosi di 87 giorni. Aggressore e aggredito non si erano mai visti né conosciuti prima. A indirizzare le indagini era stata un’amica della persona offesa, anche lei era oggetto di insulti di natura sessuale.
La procura aveva in un primo tempo escluso l’aggravante della discriminazione sessuale. Valutazione rivista nelle repliche dal sostituto procuratore Mario Pesucci, che ha modificato le precedenti conclusioni e chiesto una condanna a quattro anni. La giudice Graziana Cota ha riconosciuto l’aggravante, l’aver agito «per motivi abietti e futili», ma non la discriminazione. Nei confronti del giovane aggredito, costituito in giudizio, è stata stabilita una provvisionale di 5mila euro e un risarcimento.
Ansa
