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Pronto il nuovo sito e l’App del 112, numero unico per le emergenze

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di Manuela Zoccola

EMERGENZA – È attivo il nuovo sito online 112.gov.it, il portale informativo multilingue dedicato al numero unico di emergenza europeo 112 (l’attivazione della prima centrale di risposta del 112 risale al 21 giugno del 2010 a Varese, in Lombardia).

Nello specifico, il nuovo portale fornisce, attraverso una veste grafica intuitiva e semplice, delle informazioni sulla copertura, le modalità d’uso e l’accessibilità al Nue. Una sezione del sito è dedicata alla funzionalità del servizio e delle centrali uniche di risposta (Cur) e illustra come vengono trattate e poi smistate le comunicazioni di emergenza alle centrali di secondo livello di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia costiera o soccorso sanitario.

Novità del portale è l’area delle emergenze più comuni, in cui l’utente può trovare delle schede informative con pratici e utili consigli su come gestite le prime fasi, in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

Altro elemento di novità è rappresentato dalla sezione dei dati relativi alle chiamate di soccorso, dove trimestralmente saranno aggiornati i numeri delle telefonate ricevute dalle Cur, di quelle smistate all’ente di soccorso e di quelle “filtrate” e che quindi non vengono inoltrate alle Cur, perché non necessitano di un reale intervento operativo.

Inoltre, attraverso un link interattivo si può accedere direttamente al servizio 112Sordi, che viene gestito, per tutto il territorio nazionale, dalla Regione Piemonte. Infine, una sezione è dedicata all’App Where are U, l’applicazione di riferimento dell’1-1-2 (uno-uno-due), disponibile per tutte le Cur e realizzata dalla Regione Lombardia.

L’obiettivo è quello di fornire informazioni precise sulla posizione tramite Gps in caso di emergenza, in modo che i soccorsi possano essere inviati rapidamente e con precisione. Disponibile gratuitamente per il download su iOS e Android, l’app consente di effettuare anche comunicazioni “mute” in modalità testuali, tramite un’apposita chat. Il sito è stato sviluppato dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno ed è finanziato dall’Unione europea con i fondi del programma Next generation Eu.

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