
di Beppe Malò
URBANISTICA – C’era molta attesa per la riunione della prima Commissione consiliare in materia di urbanistica, di giovedì scorso, 17 luglio, convocata dalla presidente Carlotta Boffa per riprendere la valutazione della variante parziale numero 16 al Piano regolatore cittadino.
La relativa delibera era stata stralciata dall’ordine del giorno del Consiglio comunale del 26 giugno, per consentire di accogliere modifiche al tracciato della bretella di collegamento tra San Cassiano e la rotatoria della Vigna. La delibera è tornata in Commissione in vista dell’Assemblea comunale convocata per mercoledì 30 luglio, in seguito alla richiesta della minoranza di valutare interventi in modo condiviso e all’avvio di una raccolta firme da parte dei residenti del complesso residenziale Futura, nelle immediate vicinanze del primo tracciato proposto.
Il nuovo tracciato: 70 metri tra la strada e il complesso residenziale Futura
La riunione della scorsa settimana è stata così l’occasione per svelare una nuova versione della strada. Ha spiegato il sindaco Alberto Gatto: «Dopo il lavoro condiviso con i residenti e la valutazione delle argomentazioni proposte dalla minoranza, è stato elaborato un nuovo tracciato che consentirà di frapporre, tra la strada e il complesso Futura, una distanza di almeno 70 metri». Si fa riferimento al collegamento tra la rotatoria dove termina l’intervento previsto in capo a Dimar e la rotonda della Vigna, attraverso tutto l’ambito speciale creato dalla variante 16. Gatto ha proseguito: «Per consentire l’attuazione, sarà spostata a monte la presa dell’acquedotto, così da evitare la costruzione di un ponte per superare il canale Enel. Poi il tracciato taglia per i campi, incontra il rio Bertotto e, dopo averlo superato, arriva a destinazione. In sede di progettazione, si deciderà quale sarà il modo migliore per superare il rio».
Buone notizie da Egea
La realizzazione dell’opera, la cui progettazione sarà a carico di Dimar, consentirà anche di mettere a terra importanti opere di regimazione idraulica della zona, tra cui un canale di scolo che correrà parallelo alla strada e una pista ciclopedonale. In sede di progetto, si potrà pure ragionare sul destino del canale Enel. Sempre sul tema, durante la Commissione, sono arrivate anche buone nuove da parte di Egea holding. Forse. Ma andiamo per ordine. Ha ripreso il sindaco: «Abbiamo ricevuto da Iren una lettera in cui ci viene comunicata la loro volontà di mettere a disposizione gratuitamente il terreno per localizzare il nuovo percorso stradale. La notizia sarà ufficiosa sino al 28 luglio, quando sarà validata in sede di Consiglio d’amministrazione, ma dovrebbe essere solo una formalità».
13 anni fa: le ambizioni di Egea e la crisi
Prima di brindare, però, occorre fare un passo indietro a 13 anni fa. Quando, con la prima variante al Piano regolatore da poco approvato, si decise di convenire con Egea la possibilità di cambiare destinazione d’uso a una zona ad alta vocazione agricola. Tutto ciò con la prospettiva di consentire alla multiservizi di localizzarsi, con una nuova sede, a poca distanza dai pozzi di captazione, dal potabilizzatore e dal Parco dell’acqua. Di fatto, si cedette a Egea un ampio spazio a fronte di consistenti ambizioni. Le cose, alla luce della crisi del gruppo, sono andate diversamente.
Tornando al presente e a ciò che è accaduto negli ultimi mesi, è stato necessario convertire il piano del 2012 in un ambito speciale, così da consentire allo stesso Comune di poter realizzare la strada. Serve, a questo punto, un altro passaggio: togliere di mezzo le obbligazioni e le prescrizioni che spettano a Egea.
Il pensiero di Pagliari
Per il consigliere del Pd Lorenzo Pagliari non sono aspetti da dimenticare: «Il Comune assegnò a Egea oneri molto importanti. Oltre alle opere di urbanizzazione, per esempio, vennero compresi nell’accordo la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 45 kilowatt, di un’area verde attrezzata di 750 metri quadri, la sistemazione di strada Gamba di bosco e l’asfaltatura della bretella. Ed è forse questo il motivo per cui Egea ha tergiversato per molto tempo».