
TORINO – L’avvocata Monica Formaiano, ex assessora comunale ad Alessandria, già in Forza Italia e candidata alle ultime regionali con Fratelli d’Italia, è la nuova garante dei detenuti del Piemonte.
È stata nominata nei giorni dal Consiglio regionale al posto di Bruno Mellano, che lascia l’incarico dopo 11 anni e punta all’incarico di garante a Torino, dove si è candidato in vista della scadenza della garante Monica Gallo.
Prandi (Azione): «Troppe ombre su competenza e imparzialità»
A dichiararlo è Giacomo Prandi, Segretario Provinciale di Azione Cuneo e Vice del Piemonte
«Guardiamo con forte perplessità alla nomina di Monica Formaiano come nuova garante regionale dei diritti delle persone private della libertà», dichiara Giacomo Prandi, segretario provinciale di Azione a Cuneo e vicesegretario del partito di Calenda in Piemonte.
«Per il ruolo di garante sono arrivate numerose candidature di persone competenti, con esperienza specifica e consolidate competenze in ambito penitenziario. Eppure, la Giunta regionale ha scelto una figura che ha apertamente ammesso di non avere dimestichezza con il mondo del carcere, affermando testualmente: “Carceri? Non ho dimestichezza, ma mi affascinano”».
«Questa dichiarazione – continua Prandi – unita alla sua evidente vicinanza politica a Fratelli d’Italia e al sottosegretario alla giustizia Delmastro, pone interrogativi seri sull’imparzialità e sull’autonomia della figura scelta. Il ruolo del garante dei detenuti non può e non deve essere ridotto a una nomina di parte, ma richiede neutralità, preparazione e profonda conoscenza del sistema carcerario, per tutelare diritti fondamentali e vigilare su situazioni spesso al limite della dignità umana. Ci auguriamo che il presidente Cirio chiarisca pubblicamente i criteri con cui è stata effettuata questa scelta, perché altrimenti il rischio è quello di svilire un’istituzione che ha avuto negli anni un ruolo importante».
«Colgo l’occasione – conclude Prandi – per ringraziare Bruno Mellano, che per undici anni ha ricoperto il ruolo di Garante con serietà, dedizione e competenza, denunciando con coraggio le tante criticità del sistema penitenziario piemontese e cercando soluzioni concrete per risolverle. A lui va la gratitudine mia e di tutta Azione per il lavoro svolto».
