
RODDI – Si conclude oggi, domenica 31 agosto alle 16.30 nel cortile del castello, la trentesima edizione del Premio Roddi di poesia. Il giorno precedente, sabato 30 agosto, è stato consegnato il riconoscimento di Testimone di Bellezza 2025 a Neri Marcorè, protagonista di un dialogo con Laura Dellavalle, presidente dell’associazione culturale Premio Roddi, nell’incontro intitolato L’arte gentile.
Il riconoscimento a Neri Marcorè
La motivazione sottolinea la versatilità dell’artista marchigiano, classe 1966, capace di attraversare linguaggi diversi con naturalezza, intelligenza, ironia e profonda umanità.
Una carriera costellata di prove che uniscono leggerezza e profondità, sensibilità e humour. Con la sua voce e la sua presenza scenica, Marcorè sa divertire ed emozionare, ricordando che la bellezza nasce dal rispetto e dall’ascolto.
Più volte ha scelto di mettere il proprio talento al servizio di progetti culturali e sociali, dimostrando che l’arte può avere un impegno civile. Per questo gli è stato conferito il titolo di Testimone di Bellezza 2025.
Una giuria di 14 membri
Al concorso sono arrivate 640 poesie, esaminate dalla giuria presieduta da Valter Boggione e composta da Monica Barroero, Margherita Bertero, Silvia Brovia, Loredana Cagnasso, Marinella Castagnotti, Carla Cavallotto, Anna Maria Detoma, Margherita Vaira, Giacomo Giamello, Francesco Occhetto, Giancarlo Ricatto, Diego Riccobene e Federico Tubiello.
I premi per adulti
La migliore lirica in italiano è risultata Il becchino di Assad di Luciano Giovannini (Roma). Secondo e terzo posto per Riccardo Collufio (Castelnuovo del Garda) con Zefiro e Edoardo Maglio (San Germano Chisone) con Lingua di pane, lingua di madre.
Per la sezione in piemontese e lingue minoritarie ha vinto Domenico Novaresio (Carmagnola) con Aria ’d pais.
Bambini e ragazzi protagonisti
Le sezioni dedicate ai più giovani, intitolate ad Alba Beccaria, hanno visto vincitore delle elementari Tommaso Vincenti(Alba) con Notte da sogno, davanti a Giulia Milanesio (Collegno) e Lucia Binello (Alba).
Per le scuole medie si è imposta Aurora Chiulli (Civitaquana) con Un attimo che resta, seguita da Federico Salucci(Alfonsine) e Bianca Filippini (Magliano Alfieri).
Tra gli studenti delle superiori i migliori sono stati Naziha Rezgui (San Bonifacio) con Finché la musica non tace, Lorena Venticinque (Catania) con L’eco della libertà e Giulia Minoli (Bedonia) con Essere donna.
Il premio speciale per l’opera collettiva è andato alla terza B della scuola elementare di Carrù con Una gatta in fuga. Il Premio Gianni Rodari è stato invece assegnato alla scuola dell’infanzia di Roddi per La danza dei frutti.
Le menzioni di Roberto Vecchioni
Anche quest’anno Roberto Vecchioni ha attribuito tre menzioni speciali: a Lingua di pane, lingua di madre di Edoardo Maglio, L’eco della libertà di Lorena Venticinque e Il dolore è solo (cella n. 21) di Barbara Cincinelli (Monteriggioni).
Antologia e Cammino della poesia
Durante la cerimonia saranno lette le liriche vincitrici e distribuita l’antologia ufficiale. Come ha spiegato Laura Dellavalle, «oltre alle poesie premiate e segnalate, la pubblicazione conterrà le opere classificatesi al primo posto in ogni edizione del premio. Chi è presente nell’albo d’oro vedrà i propri componimenti esposti nelle bacheche del Cammino della poesia che si snoda nel centro storico di Roddi».
