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A Terre del Barolo Paolo Tibaldi e Andrea Icardi presentano il corto su Davide Calandra

Sabato 6 settembre alle 21 Terre del Barolo ospiterà l’attore albese Paolo Tibaldi per un doppio spettacolo: il decennale di Abitare il piemontese seguito dalla proiezione, in anteprima, del film Signor Calandra di Andrea Icardi.

Tibaldi e Icardi, l’opera seconda è sul filantropo Davide Calandra

di Davide Barile

CASTIGLIONE FALLETTO – In occasione della festa dei soci della cantina, sabato 6 settembre alle 21 Terre del Barolo ospiterà l’attore albese Paolo Tibaldi per un doppio spettacolo: il decennale di Abitare il piemontese seguito dalla proiezione, in anteprima, del film Signor Calandra di Andrea Icardi.

Per l’anniversario della fortunata rubrica, Tibaldi avrà accanto a sé gli artisti che lo hanno accompagnato: Oscar Barile, Gianpiero Gregorio, Mauro Carrero, Filippo Bessone, Fabio Gallina e una delegazione della Gioventù argentina piemontèisa. «Abitare il piemontese nasce su Facebook nel giugno 2015 con la parola falabrac», racconta Tibaldi. «Su Gazzetta nel novembre 2016 con scacaròt. A darmi l’impulso sono stati Oscar Barile e Il nostro teatro di Sinio. Per ora sono arrivato a 510 parole: oltre alla rubrica e agli spettacoli, Abitare il piemontese si declina in molti altri modi, tra cui lo spazio su Radio Vallebelbo e le bustine di zucchero di Pinin Pero».

Il cortometraggio Signor Calandra, prodotto dalla fondazione Mamo di Verona in collaborazione con Carmen Valoti e Francesco Revello, è incentrato sulla figura di Davide Calandra, nato nel 1799 a Chialvetta di Acceglio e morto nel 1865 a Torino. Orfano di padre dall’età di tre anni, costretto a star lontano dalla madre risposata, ereditò tutte le fortune del genitore sotto la tutela, fino all’età adulta, di due zii. Per tutta la vita ebbe a cuore la questione educativa e, alla sua morte, lasciò in beneficenza il proprio patrimonio per istruire tutta la popolazione di Acceglio. Grazie al lascito, furono così costruite quattro scuole. Il ruolo di Calandra adulto è interpretato da Tibaldi; da bambino ha il volto di Vittorio Anselma; da anziano è Nicola Conti. Completano il cast Paolo Giangrasso, Paolo Arlenghi, Luca Occelli, Cesare Melchiori, Claudio Botto, Filippo Freni e Giovanna Stella.

Simona Colonna ha ideato la colonna sonora e, nella scena finale in cui c’è un passaggio alla contemporaneità, sono presenti gli alunni delle scuole di Diano.

Commenta Tibaldi: «Dopo Onde di Terra la collaborazione con Andrea Icardi si è consolidata ulteriormente. Questo progetto di carattere documentaristico mi ha offerto l’opportunità di interpretare un personaggio di grande rilevanza storica e umana: Calandra ha lasciato un’impronta indelebile nella Valle Maira. Poter recitare nel ruolo di un uomo dall’animo così elevato è stato molto emozionante. Quando un ragazzo sceglie di essere un attore, spera di raccontare un tesoro di storia del genere. L’esperienza ha rafforzato la mia convinzione: il cinema e la recitazione sono strumenti potenti per raccontare i valori e le sfide del nostro tempo».

Le riprese «si sono svolte in luoghi autentici e perfettamente ricostruiti, ad Acceglio e nella borgata Chialvetta, tra paesaggi montani e ambientazioni storiche. Siamo stati accolti in modo straordinario e abbiamo lavorato con una formazione composta da giovani studenti di ingegneria del cinema del Politecnico di Torino e dell’Accademia Albertina pieni di entusiasmo e competenza».

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