di Andrea Olimpi
SOLIDARIETÀ – Domenica 28 settembre alle 17.30 in piazza Michele Ferrero, ad Alba, la città si stringerà in un grande abbraccio collettivo per lanciare un messaggio di pace e vicinanza: «Alba abbraccia Gaza» è il titolo della manifestazione promossa dall’Ufficio della Pace del Comune, un momento dal forte valore simbolico e civile nato in risposta al precipitare degli eventi internazionali.
Nel cuore della piazza sarà stesa una grande tela bianca attorno alla quale i partecipanti si riuniranno tenendosi per mano e formando cerchi concentrici intorno alla statua che raffigura Alba, la bambina stilizzata scolpita da Valerio Berruti e diventata negli anni uno dei simboli più riconoscibili della città. Il gesto rappresenterà idealmente l’abbraccio della comunità albese ai bambini di Gaza, creando un ponte simbolico tra due realtà lontane unite dal desiderio di pace.
«Non sarà una semplice camminata, come molte di quelle promosse in questo periodo, ma un momento collettivo pensato per trasmettere un messaggio profondo di solidarietà e vicinanza. In piazza sarà collocata una grande tela bianca attorno alla quale i partecipanti si riuniranno, dando vita a un abbraccio simbolico e reale: le persone si terranno per mano formando cerchi concentrici intorno alla statua di piazza Michele Ferrero», spiega Annamaria Maggi, membro dell’organizzazione.
Nel corso dell’iniziativa saranno inoltre deposte nell’acqua della fontana piccole barchette di carta, gesto simbolico di sostegno alla Global Sumud Flotilla, la flottiglia umanitaria che tenta di raggiungere Gaza con aiuti essenziali. Il programma prevede anche la lettura di testimonianze e poesie, in un clima raccolto e partecipato che vuole andare oltre la semplice manifestazione pubblica per diventare un momento di riflessione condivisa.
La manifestazione nasce con l’obiettivo di sollecitare il Governo italiano e tutte le istituzioni competenti a fare quanto in loro potere per ottenere un cessate il fuoco immediato in Palestina, consentire l’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza, riconoscere lo Stato di Palestina e tutelare le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla.
